La stella radiosa del mattino
In ogni giorno del nostro viaggio terreno teniamo fisso il nostro sguardo su Gesù, cercando in lui la gioia, ed egli esaudirà i desideri del nostro cuore.
«Cerca la gioia nel Signore ed egli esaudirà i desideri del tuo cuore». Troviamo queste parole nel Salmo responsoriale di oggi. È quanto è accaduto a Giuseppe. Pur passando attraverso tante contrarietà, è sempre rimasto fedele a Dio e non ha mai smesso di cercare la gioia nel Signore, cioè nell’adempimento della sua volontà. Pensiamo, ad esempio, al suo fermo rifiuto opposto alle avances della moglie del suo padrone Potifàr. «Come potrei peccare contro Dio?» (cf. Gn 39,9), disse. E preferì essere gettato in carcere piuttosto che tradire il suo Signore.
Per questo Dio lo ha benedetto e ha fatto volgere ogni cosa verso la gioia più grande che un uomo possa provare sulla terra: la comunione persa e ritrovata con i propri cari. Alla fine può riabbracciare anche il padre Israele, ovvero Giacobbe, ed entrambi vedono esauditi i desideri del cuore.
Le parole del Salmo trovano pieno compimento nel Vangelo. Gesù manda i suoi discepoli in missione «come pecore in mezzo a lupi», annunciando persecuzioni di ogni genere e prospettando i peggiori scenari, non perché si debbano realizzare necessariamente per tutti, ma perché non commettano il grave errore di cercare la gioia nelle cose di questo mondo, invece che in Dio soltanto e nella sua santa volontà.
«“Non preoccupatevi!” – dice loro – lo “Spirito del Padre” vi assisterà nei momenti di difficoltà!»
Il verbo “desiderare” deriva dal latino ed è composto da sìderis, “stella” e dalla particella intensificativa “de-”. Originariamente significa “fissare con intensità le stelle”. «Io sono la stella radiosa del mattino», dice Gesù nel libro dell’Apocalisse.
In ogni giorno del nostro viaggio terreno nell’oscurità della fede, fissiamo costantemente e con intensità la nostra stella del mattino, Gesù, certi che – cercando in lui la gioia – Egli esaudirà i desideri del nostro cuore.