INVIATI CON IL POTERE DI GESU’ COME ANGELI DEL REGNO PER OGNI UOMO
AUTORE: don Antonello Iapicca FONTE: Newsletter SITO WEB CANALE YOUTUBE
Gli apostoli sono gli angeli che svelano il cuore di Dio ad ogni uomo. Insieme agli apostoli, anche noi siamo chiamati ad essere il segno salvezza definitiva, la consolazione di ogni dolore, il profumo celeste sparso da Cristo nel mondo perché ogni uomo riconosca in esso l’essenza della propria vita e il proprio destino. L’opera fondamentale di Gesù è infatti la sua vittoria sul demonio e sul male, l’unica credibile, l’unica capace di dare gloria a Dio testimoniandone la presenza amorosa nella storia dell’umanità. Occorre un miracolo, un segno, una vittoria, quella dei cristiani sulla paura della morte che, in questo tempo di virus e poteri oscuri, tiene schiavi gli uomini. Urge la testimonianza che non tutto finisce ingoiato dall’assurdo della morte e del male.
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Urge il Regno dei Cieli, qui ed ora, visibile, come un avvenimento autentico e gratuito, perché l’uomo smetta di costruirselo sfuggendo la verità. E’ necessario che la Chiesa di oggi, come quella di ogni generazione, sia ricondotta alla sua origine, alla sua missione fondamentale: annunciare il Regno dei Cieli, incarnando come un sacramento di salvezza, l’irrompere di Dio nella storia compromessa dell’umanità. Per questo il Signore, oggi come quel giorno di duemila anni fa, “chiama a sé”, nella sua vita nella sua intimità, i suoi apostoli conferendo loro il potere sul demonio, la sua Parola che esorcizza gli spiriti immondi e salva gli uomini dalla paura della morte infondendo in loro la vita eterna.
Chiama noi, metti il tuo nome in quella lista, perché anche tu sei una parola del Vangelo! Tu sei una Buona Notizia! La tua vita oggi, le tue parole, i tuoi sguardi, il potere che ti è stato dato di scacciare i demoni, tutto di te è la speranza che Dio offre a chi ti è accanto. Vai, e scaccia i demoni con la tua vita crocifissa con Cristo, quella reale di ogni giorno con le sue sofferenze e precarietà vissuta nella Grazia; annuncia senza sosta che Cristo è vivo, accettando la precarietà, e vedrai che non ti mancherà nulla, e così testimonierai che non è il Fondo Monetario o la Banca centrale, e neanche il governo a guidare i destini dell’uomo.
Vivi con Cristo da uomo celeste, ne hai il potere, lo stesso dato ai discepoli, quello di camminare sui serpenti e i demoni. Ma è difficile, impossibile! Certo, se non si è rinati con Cristo, se non si cammina umilmente nella Chiesa dove immergere i peccati nella misericordia e ricevere la Grazia della vita nuova e celeste. Si comprende allora come sia di perenne attualità l’invio degli apostoli alle pecore perdute di Israele. E’ innanzitutto la Chiesa che necessita di essere costantemente rievangelizzata, purificata, e ricevere ogni giorno il potere di Cristo risorto; che sia ricondotta alla freschezza del suo primo amore, perché non sia tiepida, ma accolga la Grazia che la costituisce. Vi sono pecore perdute anche nella Chiesa, e lo siamo tutti, spesso prede di inganni e menzogne. Vescovi, preti, laici, abbiamo tutti bisogno di ascoltare la predicazione e convertirci ogni giorno.
Solo così i Vescovi, e con loro i presbiteri, e i cristiani non dimenticheranno il primo mandato del Signore, annunciare il Vangelo al Popolo eletto e santo, curarne “tutte” le infermità, scacciandone i demoni. E non spegnere lo Spirito nei compromessi mondani per paura di restare senza risorse e perseguitati; oppure nei piani pastorali spesso atrofizzati e ammuffiti nelle troppe parole infilzate sugli slogan; e lasciare che il suo soffio edifichi la Chiesa delle pietre vive, i testimoni della risurrezione nella vita quotidiana, la Chiesa che scende dal Cielo e raggiunge ogni uomo dovunque si trovi. Solo così la Chiesa, nelle trame intricate della storia macchiata dal potere di questo mondo, potrà brillare come la nuova Gerusalemme celeste, segno profetico capace di accompagnare, quale testimonianza credibile, l’annuncio del vangelo alle genti.