La preghiera del Padre Nostro è incastonata tra due richiami: la semplicità della preghiera e il perdono per essere perdonati. Il primo indica la preghiera non come una elucubrazione, essa non è un discorso sistematico, rifiuta le parole vane e formali, perché è dialogo con un amico. La questione del perdono, invece, spiega la frase su debiti e debitori: se lasciamo vincere il perdono nella nostra vita, allora vivremo da riconciliati e riusciremo a riconoscere che il nostro Dio è misericordia, amore.
Se ancora vediamo il Padre come un burattinaio o un distributore automatico, invece che come un amico e se continuiamo a considerarlo un giudice, piuttosto che un amorevole educatore, recitare il Padre Nostro sarà solo un atto scaramantico o meccanico. Se invece impariamo a conoscerlo davvero per ciò che è, pregheremo con il desiderio profondo che “sia fatta la sua volontà”, perché è volontà di salvezza e di felicità per noi!
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