«Beati voi, che ora piangete, perché riderete».
La beatitudine è saper conservare la speranza nelle difficoltà. Allo stesso modo è beato chi sa riconoscere nella sua condizione attuale una promessa per l’eternità. Non c’è nessun momento della nostra vita che non sia accolto da Gesù e, ugualmente, in ogni momento della vita possiamo accogliere Gesù.
Essere povero significa aver bisogno di Lui perché chi è ricco di sé non ha bisogno di Dio. Chi affronta scherno e oppressione per fame di Giustizia, di Verità, di Bellezza trova in Gesù colui che è in grado di saziarli. Chi soffre o asciuga le lacrime degli afflitti trova in Gesù colui che porta con amorevolezza i nostri pesi donando consolazione.
L’esempio e l’intercessione della Vergine Maria ci aiuti a sperimentare la forza nascosta delle beatitudini. Chi crede in tutto questo è beato già su questa terra, senza aspettare di ritrovarsi sul calendario.
Buon cammino, insieme.
Fonte: don Ivan Licinio oppure il canale Telegram