Commento al Vangelo di Matteo – Mt 2, 9-12

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Possiamo cogliere in questo ultimo tratto di cammino dei Magi il luminoso incontro tra la stella che li ha condotti dall’oriente e la Parola che essi hanno ricevuto dalla profezia di Israele. Il segno – cioè la stella – illuminato dalla Parola, ora li conduce e si ferma “sopra il luogo dove si trovava il Bambino” (ver.9).

Questo incontro e questa con-presenza del segno e della Parola accompagna tutta la storia della fede, sia nel Popolo della Prima Alleanza, sia in tutte le genti che ricevono il dono del Vangelo!

La “gioia grandissima” del ver.10 è tipicamente il segno della fede, il sentimento che accompagna l’evento e l’avvento della fede!

Dunque, per la memoria evangelica di Matteo, i primi ad entrare felicemente nel dono di Dio sono i pagani!

Ma non fidatevi di quello che vi dico da inesperto e superficiale. Fidatevi e affidatevi sempre alla vostra preghiera!

Mi sembra importante che il ver.11 ci doni prima di tutto “il Bambino”, cioè Gesù, “con Maria sua madre”: “Si prostrarono e lo adorarono”!

Poi l’offerta dei loro doni! Poi, al ver.12, il sogno avvertitore!

Ho visitato nella campagna collinare tra Gerusalemme e Betlemme una grande grotta, che, per pura consuetudine solo devozionale sarebbe il luogo dove i Magi avrebbero dormito e sognato. E’ un bel posto.

Il clima storico non è buono, e tale è sempre quando è dominato dall’ambizione e dalla vanità del mondo! Per questo, “per un’altra strada fecero ritorno al loro paese” (ver.12).

Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.

Leggi qui il brano.

A cura di don Giovanni Nicolini