don Francesco Pedrazzi – Commento al Vangelo del 30 Maggio 2021

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«O profondissimo Mare!»

«A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli…». Fissiamo l’attenzione sul verbo e sulla congiunzione: «Andate dunque». Qui c’è la direzione, il senso della vita. Vivere è “andare” avendo una direzione chiara da seguire e con la forza di chi ci ha inviati.

Un corpo si muove perché c’è una una forza che l’ha messo in movimento. Una freccia “vola” perché è stata scoccata da qualcuno che, guardando il bersaglio, ha preso la mira

Questo qualcuno è Gesù, vero Dio e vero uomo, a cui è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Grazie a Lui abbiamo conosciuto che Dio è comunione trinitaria, Oceano d’amore. Abbiamo conosciuto “il bersaglio” della nostra vita: «Fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo».

Il senso della vita non è bighellonare in modo disordinato e senza una meta, ma andare, confidando nel “potere” del Risorto, e avendo chiara  la direzione: “fare discepoli” e “battezzare”.

Il discepolo è colui che non vive per se stesso, ma per un altro. Vive per il proprio Maestro. Questa è la salvezza! Il veleno del peccato ci fa credere che siamo maestri, autonomi, autoreferenziali… Lo Spirito Santo ci fa scoprire che il senso dell’esistenza è vivere da discepoli e mettersi al servizio gli uni degli altri. Come Gesù: «Non faccio nulla da me stesso ma parlo come il Padre mi ha insegnato» (Gv 8,28).

Siamo discepoli in quanto battezzati. Battezzare significa “immergere”. Il “nome” è la realtà profonda, la vita di Dio. Il Battesimo ci ha fatti sprofondare nell’oceano infinito d’amore che è la vita di Dio Padre e Figlio e Spirito Santo.   

Vivere da cristiani non è tanto un fare qualcosa per Dio, quanto puttosto permettere che Dio ci immerga continuamente nel suo Amore e immerga gli altri attraverso di noi, per poter esclamare, con Santa Caterina da Siena: «O abisso, o Trinità eterna, o Deità, o profondissimo Mare! E che più potevi dare a me che te medesimo? Tu sei un fuoco che arde sempre e non si consuma. Sei tu che consumi col tuo calore ogni amor proprio dell’anima!».

La nostra vita è immersa dal giorno del Battesimo nel “Mare profondissimo” della vita stessa di Dio! Meditiamo oggi su questa verità stupenda e ringraziamo il Signore e coloro di cui il Signore si è servito per renderci suoi discepoli!

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