don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 23 Maggio 2021

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Commento a cura di don Pasquale Giordano
FonteMater Ecclesiae Bernalda
La parrocchia Mater Ecclesiae è stata fondata il 2 luglio 1968 dall’Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirà ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di età… [Continua sul sito]

Lo Spirito Santo, iconografo di Dio

La Pentecoste è la Pasqua della Chiesa nella quale si manifesta ogni giorno l’amore di Dio in tutta la sua forza creatrice. La piccola comunità degli apostoli riunita con Maria nel cenacolo è l’immagine della famiglia, Chiesa domestica, e della comunità dei credenti che in preghiera attende e si prepara ad accogliere lo Spirito Santo. Egli è come fuoco che incide la Parola di Dio nel cuore degli uomini perché la sua durezza, causata dal peccato, si trasformi in docilità e purezza. Lo Spirito Santo è il primo testimone del Padre perché scrive nel cuore umano di Gesù il comandamento dell’amore; esso diventa il desiderio che lo guida nel suo cammino con gli uomini e grazie al quale li ama fino alla fine, fino a dare la sua vita per loro.

Lo Spirito Santo con la Pentecoste diventa il primo testimone di Gesù risorto perché, mediante il battesimo, pone il sigillo di Dio sul nostro cuore e verga il suo nome sulla nostra fronte. Lo Spirito Santo ci rende testimoni di Dio conformandoci a Gesù Cristo, nella morte e nella risurrezione. Come lo Spirito Santo «scrive» in Gesù l’icona di Dio e, attraverso di Lui il Padre manifesta la sua compassionevole misericordia per gli uomini, così lo stesso Spirito fa di noi l’icona di Cristo in due modi: conformando il cuore di ciascuno a quello di Gesù e unendoci tra noi in un solo corpo. La presenza di Dio non lascia mai le cose come sono ma le trasforma, le vivifica perché siano generatrici di vita. Così, quando lo Spirito entra in noi prendiamo consapevolezza che non siamo semplici utensili nelle mani di Dio ma strumenti vivi perché pienamente coinvolti nella sua vita e nella sua attività.

Lo Spirito Santo gradualmente ci guida a vivere l’amore per intero, cioè ad essere fedeli. La fedeltà prima che essere un impegno è un cammino di purificazione e di crescita umana e spirituale. La verità tutta intera è la fedeltà al grado più alto che trova la sua massima espressione in Gesù Crocifisso. Per mezzo dello Spirito Cristo abita in noi ed è per questo che ci chiamiamo cristiani. Senza lo Spirito siamo come polvere che il vento della discordia disperde, con lo Spirito siamo farina che l’acqua rende pasta. Senza lo Spirito siamo massa informe, con lo Spirito siamo pane fragrante spezzato per nutrire la fame di giustizia. Senza lo Spirito siamo cisterne bucate, con lo Spirito siamo pozzi da cui attingere l’acqua che disseta. Senza lo Spirito siamo isole di un arcipelago, con lo Spirito siamo terra santa forte per sostenere il peso di una responsabilità e fruttuosa per garantire la gioia di un raccolto da condividere.    

Signore Gesù, compiendo tutta la volontà del Padre dalla croce ci hai donato lo Spirito. Lo Spirito Santo scenda come dono dal Cielo e penetri nel cuore come la pioggia di primavera, si poggi come lingue di fuoco e purifichi i pensieri e il linguaggio, sia versato come balsamo per consolare e confortare, soffi come vento per renderci liberi seguendone i desideri. Donami lo Spirito della sapienza per conoscere la tua volontà, lo Spirito dell’intelligenza per meravigliarmi davanti alle tue opere, lo Spirito della fortezza per combattere contro il peccato, lo Spirito della temperanza per costruire relazioni di pace, lo Spirito della prudenza per compiere opere di giustizia, lo Spirito della scienza per cercare sempre la verità, lo Spirito della pietà per usare misericordia e trovare misericordia, lo Spirito del timore di Dio per essere consapevole dei miei limiti creaturali e rispettoso della libertà dei fratelli.