“ Il Signore Gesu’, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e stette alla destra di Dio “.
E’ la Domenica in cui la Chiesa celebra l’Ascensione di Gesu’ al cielo.
La sua missione sulla terra è terminata.
Nessuno lo vedrà piu’ in carne ed ossa.
Adesso….TOCCA A ME.
Questo è il grande messaggio che c’è dietro l’Ascensione.
Cristo è venuto, ha redento il nostro peccato, ha sofferto come noi, è morto, e, poi, è RISORTO, dandoci testimonianza che la morte non ha l’ultima Parola, che siamo destinati, se lo vogliamo, all’Eternità.
La comprensione della nostra Eternità è quello che ci consente di “ rispondere presente “ alla missione che Gesu’, prima di andar via, affida a ciascuno di noi: “ Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo ad ogni creatura “.
Questo è il nostro compito, da svolgere ciascuno con le sue peculiarità, con i suoi talenti, nei suoi ambienti.
Questo è essere cristiani.
Per essere “ evangelizzatori “, diffusori della “ buona notizia “, è necessario, in primo luogo, aver incontrato Cristo nella propria vita ed aver sperimentato la bellezza di stare con Lui, di vivere una vita in Lui, certi, per fede, della sua promessa di Eternità.
Solo chi è innamorato di Cristo e crede in Lui puo’ farsi diffusore della sua Parola, anzi, ne sente l’esigenza, perché è desideroso sia di far sperimentare anche agli altri quanto sia bello vivere in Gesu’ sia di metterli in guardia dal grave pericolo che corrono se non crederanno: “ Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato “.
Capiamo l’importanza di essere evangelizzatori?
Portando le persone a Cristo possiamo evitare che esse “ siano condannate “, siano, per sempre, schiave del peccato e non sfruttino la “ possibilità di Salvezza “ donata loro da Cristo con la sua venuta.
E, allora, andiamo.
Parlando la “ lingua nuova “ di Cristo, diffondendo la sua Parola, vedremo dei “ miracoli “ intorno a noi.
Potremo infatti “ scacciare i demoni “ che affliggono tanti fratelli lontani da Gesu’ e completamente schiavi del peccato, consentendo loro di “ prendere in mano i loro serpenti “, cioè le situazioni spinose della loro vita mai affrontate, e di tagliarle per sempre, arrivando cosi’ a “ non subir più danno “ dai “ veleni “ che il tentatore, ogni giorno, propone loro.
Evangelizza e non temere, non ti scoraggiare, non aver paura di non essere all’altezza perché, mentre lo annuncerai, LUI “ agirà insieme a te “ e “ confermerà la Parola “ facendoti vedere segni indelebili di cambiamento, di conversione alla gioia, in te e in quanti incontrerai sul tuo cammino.
Buona Domenica, buona riflessione e….buona missione a te, a me, a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
Foto: mia.