Il commento al Vangelo del 9 Maggio 2021 è curato dalle sorelle del sito Federazione Clarisse.
NELLA GRATUITA’ DELL’AMORE
Credere in Dio, che è Padre pieno di misericordia e di tenerezza, conduce a scoprire il suo amore che sempre ci precede e si manifesta nel Figlio amato e mandato a noi. Egli è venuto nella nostra carne per amarci tutti nell’amore del Padre, compiendo la sua volontà, che è dono totale di sé per amore. Così egli ha osservato i comandamenti del Padre e rimane nel suo amore. A sua volta Gesù ci chiede di rimanere nel suo amore osservando i suoi comandamenti, racchiusi nell’unico comandamento di amarci come lui ci ama.
Questo come ha una portata immensa: è la morte di croce, infamante per la maledizione che contiene, in realtà dono totale di sé nella gratuità dell’amore. Gesù spiega subito di che cosa si tratta, è in gioco quell’amore vero che non si chiude in se stesso, non cerca qualcosa per sé, ma dona la vita per gli amici, come ha fatto lui. Per vivere nella comunione della sua amicizia dobbiamo lasciarci cambiare il cuore dallo Spirito d’amore che ci abita, rendendoci capaci di amarci nella gratuità totale, accogliendoci nelle nostre differenze, pronti anche a morire per la sorella, per il fratello.
Chi vive in questo amore non ha più nemici, perché ama chi lo insulta, chi lo perseguita, chi lo ignora, con la potenza della croce di Cristo. Gesù ci chiama amici, perché ci ha resi partecipi del suo rapporto con il Padre, insegnandoci con la sua vita le parole e i gesti dell’amore. Ci ha mostrato infatti la concretezza di una misericordia che sempre perdona, accogliendo tutti con benevolenza e rispetto, servendo con amore le sorelle e i fratelli. L’amore concreto, attento, disponibile, gratuito, porta frutti di vita eterna, mentre rende testimonianza della passione, morte e risurrezione del Signore.
Amandoci gli uni gli altri viviamo nella comunione con il Padre, come suoi veri figli e figlie uniti nel Figlio unigenito, che si lasciano purificare, illuminare, infiammare d’amore dallo Spirito Santo. Guidati dalla sua luce impariamo a chiedere al Padre quello che piace al Figlio, quello che gli è gradito. Non occorrono tante parole, basta vivere veramente nell’amore che si dona, trasformando tutte le situazioni della vita con il loro peso di sofferenza, di povertà, di solitudine, nella gioia della Pasqua di Gesù.
Sr Chiara Giovanna
Monastero S. Chiara – Milano
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