Siamo credenti! E come credenti abbiamo fatto dei comandamenti di Dio la nostra regola di vita, la legge della nostra stessa coscienza. Abbiamo fatto delle sue norme l’ago della bilancia della nostra felicità, della pace che concediamo al nostro cuore. A volte con le nostre stesse mani abbiamo legato mani e piedi alla nostra intelligenza, convincendoci che determinate regole fossero la sua volontà, i suoi comandamenti, le sue parole normative sulla nostra vita e sulla vita dell’umanità tutta. Leggi a cui dire ciecamente «sì».
Salvo poi scoprire che quelle leggi e quelle norme erano monche, parziali, non ancora compiute… in Gesù di Nazaret. È lui, è la sua vicenda umana, è la sua persona fatta carne ciò che ci permette di andare oltre le nostre umane e parziali interpretazioni dell’antica legge fatta da Dio con i nostri padri e madri nella fede. È Gesù di Nazaret a farci vedere, e quindi conoscere, la verità di Dio, del suo volto, della sua volontà che è amore. Sono le sue parole a rivelarci vie nuove, piastrellate di felicità, pienezza, amore.
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Della sua avventura umana ricordiamo quasi sempre solo la croce. Ed è la croce che abbiamo assunto come assoluto della volontà di Dio. Come se solo da lì potesse passare il suo amore. E invece dovremmo con coraggio perderci molto più spesso in pagine come quelle che la liturgia oggi ci propone. Pagine trabordanti di amore, di tenerezza, di passione allo stato puro. Pagine grazie alle quali l’evangelista Giovanni ci fa contemplare la bellezza dell’amore che unisce il Padre e il Figlio, e il Padre e il Figlio a noi, a ognuno di noi, all’umanità tutta. Pagine che ci raccontano una relazione d’amore: quella di un Dio che ha amato a tal punto la condizione umana da diventare uno di noi. Quella di un Dio che continua a sceglierci, a farci suoi amici, ad affidarci l’eredità più grande, il suo vero comandamento: amare. Perché solo chi ama rende bello il mondo. Solo chi ama regala vita. Solo chi ama libera la vita.
UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO
Essere amore
Signore Gesù, ci scegli,
oggi come ieri e ci affidi l’eredità più bella,
il comandamento autentico: amare.
Perché amore scorre tra te e il Padre.
Amore ha dato vita all’universo.
Amore continua a liberare scintille di eternità.
Amore fa germogliare futuro.
Rendici amore, Signore Gesù,
per essere linfa che scorre
tra te e ogni sorella e fratello,
liberando vita.
Amen.
FONTE – Sr. Mariangela, sul sito cantalavita.comCANALE YOUTUBEPAGINA FACEBOOK