Luis Miguel Bravo Álvarez – Commento al Vangelo del 4 Maggio 2021

718

Ogni giorno, durante la Santa Messa, ascoltiamo queste parole rivolte dal sacerdote direttamente alla Seconda Persona della Santissima Trinità, che in quel momento è presente nell’Ostia consacrata: “Signore Gesù Cristo, che hai detto ai tuoi apostoli: «Vi lascio la pace, vi do la mia pace», non guardare ai nostri peccati, ma alla fede della tua Chiesa”. Queste parole, che ci sono tanto familiari, possono aiutarci ad approfondire il senso di ciò che il Signore vuole trasmettere ai suoi apostoli e, con loro, anche a noi.

Gesù ci vuole aiutare a capire che la fede è una profonda fonte di pace e vuole lasciarci impresso che la fede non è pensare che tutto finirà bene: difatti, poche ore dopo, il Signore sarà caricato del legno della Croce.
Quello che Gesù ci chiede, è di confidare il Lui che è “la luce vera, quella che illumina ogni uomo” (Gv 1,9).

Ma, credere nella luce significa rendersi conto dell’esistenza dell’oscurità. Per questo, la fede non è pensare che tutto sia rosa, non è un ottimismo dolciastro: vuoldire prendere sul serio le conseguenze della Croce del Signore e non perdere di vista che proprio lì è la risposta a tutte le nostre domande e perplessità.

Così, quando ascoltiamo queste parole della Santa Messa, possiamo approfittarne per chiederci: com’è la mia fede, la fede che al Signore chiedo di guardare invece dei miei peccati? Per fortuna non è una richiesta individuale: chiediamo al Signore di guardare alla “fede della sua Chiesa”. E la fede della Chiesa si nutre fondamentalmente dell’Eucarestia, dei sacramenti, della preghiera personale e comunitaria.
Il Signore agli apostoli disse queste parole: «Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate». A noi chiede di aver fede in qualcosa che già è accaduta e che continua a illuminare tutte le realtà umane con la stessa forza del primo giorno.

Per questo, quando la nostra fede si fa stanca e, conseguentemente, ci viene a mancare la pace, possiamo ricorrere a Maria, Maestra di fede e Regina della Pace, per ricordarci che Cristo non ci vuole dare nulla che appartenga a questo mondo: vuole farci partecipare dell’amore con il quale si amano le Persone della Santissima Trinità.


Fonte: La pagina Facebook di “Opus Dei Italia” | Sito Web con tutti i commenti al Vangelo 

Leggi altri commenti al Vangelo del giorno