Don Antonio Mancuso – Commento al Vangelo del 28 Aprile 2021

1527

Due considerazioni dopo la meditazione del vangelo di oggi.
La prima mi viene in mente dal fatto che Gesù si definisce luce, specificando che non è venuto a condannare ma a salvare! Entrambe le cose (luce e salvezza) vanno viste insieme.
Infatti, è la luce che ci fa vedere e camminare al sicuro… è la luce che ci fa scorgere la bellezza e la verità delle cose che abbiamo davanti ai nostri occhi… che ci fa vedere bene la nostra vita… che ci permette anche di conoscerci meglio… ed è quindi la luce che ci permette di non inciampare… di scorgere i pericoli nel nostro cammino…

Ecco, allora, cosa è la salvezza… non è soltanto la vita eterna dopo la morte… ma è anche la possibilità di vivere bene questa vita… e in questa prospettiva, quindi, la condanna è l’avere scelto di vivere senza la luce… rischiando di inciampare, non capire ciò che ci accade e ciò che ci circonda… non vedendo la bellezza… vivendo quindi una vita a metà!
La seconda considerazione mi viene dal fatto che noi non crediamo semplicemente in Dio, ma nel Dio che ci è venuto a manifestare Gesù Cristo. Noi crediamo in un Dio che è Padre. E non è una cosa di poco conto. Gesù ci tiene a specificarlo…
La relazione con Dio va intesa proprio sotto questo importantissimo aspetto.

Se pensiamo semplicemente a Dio, rischiamo di pensarlo solo come creatore… come onnipotente… come lontano… se lo intendiamo come Padre, invece, le distanze si accorciano e ce lo ritroviamo accanto… ce lo ritroviamo come guida… come forza… come accoglienza…
Non solo… ma considerare Dio come Padre e poterlo chiamare Padre nostro… comporta, automaticamente, che tra di noi siamo fratelli… e anche questo non è una cosa da poco!
Se Dio è Padre nostro…
Tra di noi siamo fratelli!

Leggi altri commenti al Vangelo del giorno


AUTORE: Don Antonio Mancuso PAGINA FACEBOOK

Image by blenderfan from Pixabay