don Claudio Doglio – Commento al Vangelo del 25 Aprile 2021

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AUTORE: don Claudio DoglioFONTE: Messalino “Amen” e Canale YouTube Teleradiopace TVCANALE YOUTUBE

Gesù risorto stette in mezzo ai suoi discepoli mentre le porte erano chiuse; e i discepoli rimasero meravigliati, ma colmi di gioia al vedere il Signore. Il Risorto ha i segni della sua Passione: il fianco è aperto, le mani e i piedi sono segnati dalle ferite dei chiodi, ma sono cicatrici rimarginate e guarite. Con i discepoli Gesù compie un gesto significativo e anche un po’ strano: soffia su di loro.

Emette quel respiro che sulla croce aveva lasciato andare come dono dello Spirito Santo … ugualmente nel giorno di Pasqua il Risorto soffiando sui discepoli comunica lo stesso dono dello Spirito. Il soffio di Cristo è il respiro di Dio, è la persona divina dello Spirito, è la potenza d’amore che ci permette di respirare. Il gesto simbolico di Gesù richiama il racconto della creazione di Adamo, quando — grazie al soffio di Dio — <<L’uomo divenne un essere vivente>>.

Siamo fatti di terra, ma abbiamo il respiro di Dio, che ci è stato ridato con la risurrezione di Cristo: grazie a Lui possiamo respirare, tirare un sospiro di sollievo. La nostra fede nel Cristo risorto sia davvero un incontro personale che dà nuova vita: come Tommaso possiamo infatti sperimentare una relazione autentica di fiducia con il Signore Gesù, perché è questa che ci fa respirare, ci permette di essere persone mature, che vivono la stessa vita di Dio.

Il suo soffio vitale ci faccia apprezzare la relazione personale con Lui, perché possiamo essere credenti, che gli vogliono bene e si mettono nelle sue mani.

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