Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 23 Aprile 2021

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“Come può costui darci la sua carne da mangiare?”. I Giudei non comprendono: è un’affermazione forte, come possono nutrirsi materialmente di lui?
Ma Gesù insiste: per la vita eterna dovrete mangiare il mio corpo e bere il mio sangue: così rimarrete in me ed io in voi. Nella comunione si crea questo rapporto, questa unione con Gesù così speciale, piena ed intima.

Dobbiamo sforzarci di entrare in questa dimensione spirituale. Mangiare quel pane significa smettere di vivere per noi stessi, per le nostre idee ed i nostri progetti, ed assumere nella nostra vita lo stile di vita di Gesù.
Lasciamoci andare al suo amore infinito, accettiamo la sua vita in noi. Se mangiamo con fede il suo corpo lui vivrà in noi e sarà bello entrare in questa “confidenza” con lui, lasciarsi trasportare in una infinita serenità spirituale.

Per riflettere

La conversione di Saulo sembra istantanea. È davvero un cambiamento radicale: da persecutore dei cristiani a discepolo. E noi quanto siamo disposti a cambiare, a lasciare le nostre abitudini, una fede di comodo, magari superficiale e di facciata? Saulo passa attraverso la cecità e la sofferenza per arrivare a Cristo.

Preghiera finale

Signore, tu sei la mia luce:
senza di Te cammino nelle tenebre.
Senza di Te non posso fare neppure un passo,
senza di Te non so dove vado;
se Tu mi apri gli occhi, Signore, io vedrò la tua luce,
i miei piedi cammineranno nella via della vita.
Signore, se tu illuminerai,
io potrò illuminare.
Tu farai di noi la luce del mondo.
(Carlo Maria Martini)


AUTORE: Consiglio Diocesano di Azione Cattolica di Pisa, Beatrice Granaroli
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi