Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 19 Aprile 2021

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Dopo la “ pausa domenicale “ la liturgia dei giorni feriali si riaggancia al testo letto Sabato scorso e ne propone il prosieguo.

Sabato avevamo riflettuto sull’importanza di “ portare Gesu’ a bordo della barca della propria vita “.

Oggi riprendiamo proprio….dalle barche.

Vediamo la folla che ha voglia di incontrare il Maestro e, quindi, sale sulle “ barche “ per raggiungerlo a Cafarnao.

Che bello!!!

Sembra che la storia abbia avuto un lieto fine.

Tutti hanno capito l’importanza di “ stare con Gesu’ “.

Sarà contento il Maestro di vedere tutte quelle persone che lo cercano.

E invece…..li smaschera dicendo loro:  “ In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà “.

Beccati in pieno!!!

La folla, come abbiamo visto pochi giorni fa meditando sulla parabola della “ moltiplicazione dei pani e dei pesci “, dopo essere stata sfamata da Cristo, “ voleva prenderlo per farlo RE!!! “.

Vedono Gesu’ come colui che dà loro il pane gratis.

Per questo lo seguono, per questo vogliono che sia il loro RE.

E qui c’è l’insegnamento di Cristo per loro e, oggi, per noi: “ Datevi da fare non per il cibo che non dura ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà “.

Qual è questo “ cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà “?

SE STESSO e la SUA PAROLA.

Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio “? chiede la folla a Gesu’.

Il Maestro risponde dicendo “ Credi in me “ espressione, che, come ho già avuto modo di evidenziare in altri commenti, rappresenta il “ comandamento nuovo “ portato da Gesu’, a compimento dei dieci dati dal Signore a Mose’.

Che significa “ Credi in me “?

Credi che io sono il Pane di vita eterna e credi nella mia Parola.

PAROLA ed EUCARESTIA.

Nutriti di questi due elementi e starai facendo le opere di Dio o, meglio ancora, trarrai da essi la forza per fare le opere di Dio.

Ogni giorno, quindi, dobbiamo nutrirci di Parola ed Eucarestia.

Mi chiedo spesso, con stupore, come possa un “ se-dicente “ cristiano non dedicare un piccolo tempo della sua giornata alla lettura della Parola di Dio, almeno quella dei testi che la liturgia propone.

Ci vogliono tre minuti, dico tre!!!

Non è quindi questione di “ mancanza di tempo “ ma di “ mancanza di voglia, di desiderio “.

Ma cosi’ non si progredisce, cosi’ non si possono fare le opere di Dio perché Cristo mi parla, ti parla attraverso la Scrittura.

Se tu non la leggi, non la mediti, non la custodisci nel tuo cuore pregando su di essa, non conosci il Signore.

In altre parole NON SEI CRISTIANO.

Ugualmente grande è il dono dell’Eucarestia.

Ogni giorno c’è la possibilità di “ mangiare Gesu’ “.

Anche qui la stessa domanda: “ Non è proprio possibile organizzare la propria giornata in modo tale da collocarci anche la partecipazione alla Santa Messa durante la quale poter fare la comunione?

Per qualcuno sarà veramente impossibile ma per tanti altri è, ancora una volta, una…mancanza di desiderio, un non considerarlo un’esigenza vitale.

Che grande errore c’è dietro questa valutazione.

Avvertire come bisogno solo la ricerca, legittima e giusta, del “ pane materiale “, significa non curare la parte più bella di noi, la nostra anima, che, cosi’ come il corpo, ha bisogno del suo “ pane spirituale “, costituito dalla Parola e dall’Eucarestia.

Invito quindi tutti a leggere questa pagina più volte, a meditarla e…a provare ad iniziare un cambiamento decidendo di “ dedicare tre minuti della propria giornata “ alla lettura dei brani che la liturgia propone e di “ riorganizzare “ il proprio tempo impegnandosi a ritagliarsi uno spazio per partecipare, anche nei giorni feriali, alla Messa.

All’impegno deve seguire la costanza.

All’inizio, magari, qualche volta vi annoierete, penserete che ci sono “ cose più importanti da fare “.

E’ normale, è il diavolo che cerca di farvi desistere.

Non vi arrendete, continuate e vedrete che…..” l’appetito vien mangiando “!!!

Il desiderio di nutrirvi del “ cibo che rimane per la vita eterna “ aumenterà a dismisura.

Mi scuso per essere stato un po’ lungo ma credo veramente che il brano di oggi possa essere un forte sprone al cambiamento di “ stili di vita “ errati, che lasciano fuori dalla quotidianità il “ cibo per l’anima “.

Buona giornata e buona meditazione a tutti.


A cura di Fabrizio Morello

Foto: mia.