Commento al Vengelo del 17 Aprile 2021 – Monaci Benedettini Silvestrini

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Videro Gesù che camminava sul mare…

E’ notte fonda: i discepoli stanno attraversando il mare quando li coglie la tempesta. Eccoli privi di qualsiasi aiuto, abbandonati a se stessi. Non si tratta di una folla, ma solo del gruppetto dei discepoli; anch’essi senza Gesù sono dei poveri derelitti; solo da lui possono sperare aiuto. Il prodigio è duplice.

Primo, è un miracolo il fatto che, nel cuore della notte, Gesù all’improvviso vada verso di loro camminando sulle acque. Secondo, è un miracolo il fatto che, appena Gesù è salito sulla barca, raggiungano in un attimo la riva. Gesù comanda alle forze della natura e gli obbediscono. I discepoli, quindi, non devono temere la tempesta quando egli è vicino. Tutto questo ci fa pensare che quando siamo con Cristo risorto la nostra vita, pur agitata e burrascosa che sia, non ha motivo di spavento e di terrore.

Egli ci fa arrivare sicuramente in porto. Colui che moltiplica miracolosamente il pane, che cammina sulle acque, che non conosce le distanze e che quindi dòmina completamente le forze della natura, può certamente trasformare il pane nella propria carne e il vino nel proprio sangue. Su entrambi i miracoli aleggia la divina e potete affermazione di Gesù: “Io sono, non abbiate paura”.

Monaci Benedettini Silvestrini

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