Oggi la liturgia ci propone il notissimo episodio della โ moltiplicazione dei pani e dei pesci โ, che lโarguto e simpatico Paolo Curtaz definisce โ il miracolo sbagliato di Gesuโ โ.
Credo che quanto dica lโautore citato sia esatto in quanto la folla, vendendo che Cristo dava loro da mangiare โ gratis โ, voleva farlo RE!!!
Le persone hanno capito male.
Credono che Cristo sia in grado di risolvere tutti i loro problemi materiali.
Eโ un grande โ mago โ.
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Che fortuna averlo incontrato.
Non faremo piรน nulla nella nostra vita e ci sazieremo a volontร : โ Prendiamolo per farlo re โ.
Gesuโ si accorge che non hanno compreso e se ne va, se ne torna sul monte.
Il guaio perรฒ รจ fatto: la gente non ha capito nulla di lui.
Quella gente, purtroppo, รจ, spesso, anche quella di oggi.
Da Cristo vorremmo โ assicurazioni sulla vita โ, โ guarigioni miracolose โ, โ numeri da giocare allโenalotto โ.
Per anni, magari, viene ignorato, poi, allโimprovviso, quando la malattia, il dolore, compare, come รจ inevitabile, nella propria vita, si va da lui, si dicono due preghierine eโฆ.si impreca se non ci accontenta.
No, questo non รจ Cristo, ed il brano di oggi, per chi sa leggerlo in profonditร , lo dimostra.
Il protagonista di questa pagina non ha un nome, viene citato con un appellativo.
โ Cโรจ un ragazzo che ha cinque pani dโorzo e due pesci โ.
Il โ ragazzo senza nome โ รจ la figura centrale del testo.
Eโ lui che consente a Cristo di operare, mettendo a disposizione il poco che aveva.
โ Cosโรจ questo per tanta gente? โ dice, facendo conti โ umani โ, Andrea
Eโ poco, non serve a niente.
E qui cโรจ lโerrore, e qui cโรจ lโinsegnamento.
Gesuโ voleva dire ai suoi discepoli, a quella folla, e, oggi, a noi: โ anche tu devi essere come quel ragazzo โ.
Per questo il giovane non ha nome perchรฉ il suo nome รจ il mio nome, รจ il tuo nome, รจ il nome di tutti.
Se ciascuno dona i suoi โ cinque pani e due pesci โ si sfama tanta gente e vi sono pure…โ avanzi โ.
Questo รจ quello che voleva dire Gesuโ.
Altro che maghetto da quattro soldi, Cristo mi sta chiedendo impegno, partecipazione, mi sta invitando a farmi costruttore del suo Regno spendendo il talento o i talenti che mi ha dato non solo per me ma anche per gli altri.
Come?
Che sai fare?
Lโinsegnante?
Dona un poโ di tempo il pomeriggio ad alcuni ragazzi che non possono permettersi il doposcuola.
Lโimbianchino?
Dai una mano ad un โ povero sacerdote โ che vuole sistemare una stanza per consentire ai bambini di fare catechismo.
Niente?
Vai a trovare tua nonna anziana, che, magari, non vedi da tempo. La tua sola presenza la consolerร .
Tutti siamo chiamati a collaborare, il Regno si costruisce โ insieme โ.
Questo ci dice Gesuโ in questa parabola.
Ti va?
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
Foto: mia.