Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 12 Aprile 2021

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Risposta alquanto enigmatica, quella che Gesù rivolge a Nicodemo, capo dei farisei. Curioso dettaglio anche questo incontro notturno: Nicodemo va a incontrare il Signore di notte perché teme di essere perseguito come seguace di Gesù. Però Gesù ci accoglie per come siamo, a volte coraggiosi a volte paurosi.

Nicodemo parla di segni che ha compiuto Gesù, e in fondo vuole capire chi è Gesù, se veramente viene da Dio. Gesù capisce bene che dietro quest’uomo pauroso c’è in realtà una fede profonda. Altrimenti Nicodemo non sarebbe andato dal Signore: il vecchio fariseo è già stato in qualche modo toccato dall’Amore di Dio vedendo i segni che Gesù aveva compiuto. Qualcosa si è mosso in Lui… sarà proprio lo Spirito?

E la risposta che Gesù dà a Nicodemo, che sembra andare in una direzione totalmente altra rispetto alla domanda punta a dare proprio la chiave giusta. Gesù sembra dire: “Non ti preoccupare tanto Nicodemo, se io, o i miei segni vengono da Dio… cerca di vedere con occhi nuovi, il vero segno, cioè il vero miracolo, che è la vita nuova che nasce in quelle persone che accolgono l’opera dello Spirito Santo in loro”.

Opera che per noi cristiani inizia nel Battesimo, per questo nasciamo da acqua e Spirito, e che continua tutta la vita, se siamo disponibili. L’opera dello Spirito è misteriosa, nascosta, ma si sente come il vento. E chi prega giorno per giorno con fede, vede con gli occhi di questa fede che il Signore agisce nella sua vita e in quella delle persone che gli stanno attorno, piano, piano.

Questo perché fa entrare quell’Amore di Dio nella sua vita, e questo Amore, che ci è dato con lo Spirito, è capace di rigenerare davvero, nei gesti concreti e quotidiani di cui è fatto, la nostra vita e le nostre relazioni. È una strada da cercare con creatività, mai compiuta: guardare con occhi nuovi e rigenerati la nostra realtà e portare questo Amore che riceviamo da Dio nelle relazioni che viviamo. Allora diventiamo davvero costruttori del Regno di Dio.

Daniele Ferron SJ


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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato