Commento alle letture di domenica 11 Aprile 2021 โ€“ Carlo Miglietta

- Pubblicitร  -

II DOMENICA DI PASQUA

Vivere i doni del Risorto

Mentre Matteo e Giovanni 21 pongono la prima apparizione di Gesรน Risorto in Galilea, il Vangelo odierno (Gv 20,19-31), come Luca e Marco 16, la presenta a Gerusalemme. Lo schema รจ quello classico dei racconti di apparizione:

  1. a) si descrive la misera situazione dei discepoli (v. 19);
  2. b) si racconta lโ€™improvvisa manifestazione (v. 19);
  3. c) cโ€™รจ un saluto (v. 19);
  4. d) avviene il riconoscimento (v. 19);
  5. e) si conclude con un comando (vv. 21-23).

Le due apparizioni raccontateci dal Vangelo di oggi avvengono il primo giorno dopo il sabato (vv. 19.26). Il riferimento รจ liturgico: i cristiani, consci della centralitร  della Resurrezione, si riuniscono per celebrarla nella sua ricorrenza settimanale (At 20,7; 1 Cor 16,2), rimarcando non solo il distacco dallโ€™ebraismo, ma soprattutto che lโ€™Eucarestia domenicale รจ luogo dellโ€™incontro con il Risorto (Ap 1,10).

Gesรน Risorto porta doni ai suoi: queste elargizioni non sono solo per gli Apostoli, ma per tutti i credenti (Lc 24,33).

Il primo dono รจ la  pace e la gioia: โ€œGesรน, si fermรฒ in mezzo a loro e disse: ยซPace a voi!ยป. Detto questo, mostrรฒ loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signoreโ€ (Gv 20,19-20; cfr Ap 19,7; 21,3-4). La pace รจ la riconciliazione cosmica con Dio e con tutti gli uomini che รจ foriera di allegria profonda anche nel dolore. โ€œLa fede cristiana non rispondeโ€ฆ assicurando semplicemente che tutto continuerร  dopo la fine del tempo, che tutto ci verrร  restituito; sarebbe una risposta incompleta. La fede cristiana afferma che lโ€™eternitร , la vita nuova, vera e definitiva รจ giร  entrata con la Pasqua di Cristo nella mia esperienza, รจ da me vissuta qui e adesso nella indistruttibilitร  dei gesti che io pongo, di fedeltร , di pace, di amore, di perdono, di amicizia, di onestร , di libertร  responsabile. Sono gesti in cui, nel tempo, lโ€™uomo supera il tempo raggiungendo lโ€™eternitร , nella misura in cui si affida alla vita e allโ€™eternitร  del Crocifisso Risorto che ha vinto la morte. La Resurrezione di Gesรน non รจ soltanto ciรฒ che ci attende dopo la morte; รจ un fatto pasquale presente, che si attua giorno dopo giorno in colui che crede e che spera, che soffre e che ama, che si lascia guidare dalla Parola nel quotidiano per seguire Gesรน il quale, mediante la passione e la morte, compie il passaggio da questo mondo al Padreโ€ (C. M. Martini).

- Pubblicitร  -

Il secondo dono รจ la missione: โ€œCome il Padre ha mandato me, cosรฌ anchโ€™io mando voiโ€ (Gv 20, 21): i cristiani sono un popolo di inviati, di apostoli. Il Concilio Ecumenico Vaticano II ha ribadito: โ€œLa Chiesa peregrinante รจ per sua natura missionariaโ€ (Ad gentes, n. 2); ed ha invitato โ€œciascuna comunitร โ€ฆ ad allargare la vasta trama della sua caritร  fino ai confini della terra, dimostrando per quelli che sono lontani la stessa sollecitudine che ha per coloro che sono i suoi propri membriโ€ (id., n. 37). La missione fa parte quindi costitutiva, integrante della vita della Chiesa: non siamo chiamati ad una salvezza individuale, ma siamo stati salvati per salvare, consolati per consolare, liberati per liberare.

Il terzo dono รจ lo Spirito Santo โ€œalitatoโ€ sui discepoli, forse traccia di un antico rito di ordinazione: โ€œDopo aver detto questo, alitรฒ su di loro e disse: ยซRicevete lo Spirito Santoยปโ€ (Gv 18,22: cfr 14,26; 16,7): รจ consacrazione profetica (Gv 17,18-19), รจ nuova creazione (Gen 2,7; Sap 15,11; Ez 37,4-5), รจ il battesimo dei discepoli (Gv 3,5).

Il quarto dono รจ il potere di perdonare: โ€œA chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessiโ€ (Gv 20,23: cfr Mt 16,19; 18,18): non solo il perdono โ€œsacramentaleโ€, ma anche quello reciproco (Mt 6,12; 18,22) e di riconciliazione del mondo (Mc 16,15-16; Lc 24,47).

Nel capitolo 20 del Vangelo di Giovanni ci sono presentati quattro esempi di fede nella Resurrezione: il discepolo amato, che crede subito vedendo il sepolcro vuoto e le bende per terra (Gv 20,3-8); Maria di Magdala, che pur ha visto gli angeli al sepolcro ma che crede solo quando il Signore le appare chiamandola per nome (Gv 20,11-18);  i discepoli impauriti, a cui il Cristo risorto si manifesta mostrando i segni sul suo corpo della Passione (Gv 20,19-25); il racconto di Tommaso รจ invece drammatizzazione del tema del dubbio (Gv 20,24-29). Ma Gesรน, con lโ€™unico macarismo, o beatitudine, presente nel Vangelo di Giovanni (insieme a 13,17) proclama โ€œbeati quelli che pur non avendo visto crederannoโ€.

E interessante notare come Giovanni, descrivendo il cammino di fede, giochi su unโ€™intensificazione di significati del verbo โ€œvedereโ€, reso in greco con vocaboli differenti: si passa dal blepein, il semplice vedere corporale del discepolo amato che scorge le bende per terra (Gv 20,5), al theorein, lo sguardo scrutatore di Pietro, che medita su quelle bende misteriosamente svuotatesi del cadavere prima contenuto (Gv 20,6), e della Maddalena, che prima scorge due angeli in bianche vesti e poi Gesรน vicino a lei in piedi (Gv 20,12.14), fino a diventare horan, la comprensione nella fede, la contemplazione del Signore da parte dei discepoli (Gv 20,20.25).

Chi incontra il Risorto nella sua vita e ne riceve i doni diventa missionario per portare a tutti gli uomini la gioia, la pace, il perdono, lโ€™Amore stesso di Dio.

Carlo Miglietta


Altri Articoli
Related

Habemus Papam: Lโ€™Edizione Straordinaria dellโ€™Osservatore Romano che Annuncia Leone XIV

Cari lettori, desideriamo informarvi riguardo alla disponibilitร  online di...

p. Enzo Fortunato โ€“ Commento al Vangelo del 9 Maggio 2025

Il commento al Vangelo del giorno a cura di...

Il discorso di Papa Leone XIV

ROMA - 8 Maggio 2025 - Questo รจ il primo...

S.E. Mons. Mario Russotto โ€“ Commento al Vangelo del 11 Maggio 2025

Commento al Vangelo di domenica 11 maggio 2025 a...