“Non credettero neppure a loro”
Gli Undici apostoli vengono rimproverati da Gesù per la loro incredulità. Dopo i ripetuti annunci delle apparizioni del Risorto essi non hanno creduto. Ma l’evangelista sottolinea un duplice aspetto: che non hanno creduto nè ai testimoni della risurrezione, nè all’annuncio da essi portato. Infatti gran parte della credibilità di una notizia dipende anche da colui che l’annuncia. Ed essi non hanno accolto la notizia della risurrezione perchè chi la aveva annunciata probabilmente ai loro occhi non godeva di abbastanza credito.
Spesso effettivamente rifiutiamo dei messaggi anche buoni per noi a causa della poca stima con cui consideriamo il suo messaggero, o al contrario, rischiamo di considerare veritiero e degno di fiducia qualunque messaggio in virtù della fiducia che attribuiamo a colui che lo annuncia. Vai oltre qualunque modo o persona con cui ti giunge un messaggio e lasciati interrogare da quello che porta nella tua vita, dal cambiamento di vedute che ti sollecita, o dai nuovi atteggiamenti che ti ispira. E anche se non ti reputi il testimone migliore dell’annuncio che porti, non tacerlo. Puoi sempre annunciare il cambiamento di vita che ha portato dentro di te.
In breve
Anche se non ti reputi il testimone migliore del messaggio che vuoi annunciare, non tacerlo. Nessuno può contestare il reale cambiamento che ha portato dentro di te.
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