Sembra che Pietro e gli altri discepoli si siano stancati inutilmente. Dopo una notte di fatica non sono riusciti a pescare nulla.Già fa giorno ed è tempo di smettere di pescare, rimettere in ordine gli attrezzi e sperate in una giornata migliore.
Il vangelo non ci dice altro riguardo la frustrazione e la stanchezza che potevano opprimere quei discepoli, però è facile immaginarlo… nessuno, dopo aver lavorato una notte intera, rimane tranquillo di fronte a un fallimento così evidente. Tuttavia, non è stata una fatica inutile, anzi sono stati i momenti più fruttuosi del lavoro di pescatori di Pietro, Tommaso, Natanaele e di tutti gli altri. La barca ritorna verso la riva completamente vuota, per volontà divina. Perchè, la barca, quanto più vuota rimane, tanto più è pronta per ricevere il generoso miracolo di Gesù risorto.
Ai primo discepoli doveva essere davvero chiaro che è Dio che provvede, che loro non potevano fare nulla da soli… Gesù glielo aveva già detto: “Senza di me, non potete fare nulla”, però, adesso, lo fa intendere in modo plastico, concreto.
Tutta una notte di fatica per ottenere…niente e, poi, basta compiere la più semplice indicazione del Maestro: «Gettate la rete dalla parte destra», per riempire la rete con 153 grossi pesci.
Ci dobbiamo presentare con la nostra barca completamente vuota. Vuota del nostro orgoglio. Così, il nostro buon Dio effonderà la sua grazia con abbondanza.
È evidente, che avere una barca vuota, il più delle volte, suppone fatiche e umiliazioni.
Però ne vale la pena.
José María García Castro
Fonte: La pagina Facebook di “Opus Dei Italia” | Sito Web con tutti i commenti al Vangelo
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