“Vergine Madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d’etterno consiglio,
tu se’ colei che l’umana natura
nobilitasti sì, che ‘l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.“
(canto XXXIII del Paradiso)
… così Dante inizia la preghiera di san Bernardo alla Vergine Maria.
Colui che ha creato i corpi prende corpo in Maria.
Oggi che la cultura celebra il giorno di Dante (il dantedì) e la liturgia celebra l’Annuncio dell’Angelo a Maria, poesia e fede si fondono e ci aiutano a cogliere la grandezza della rivoluzione di Dio dentro la storia umana. Il Creatore si fa piccola creatura, minuscolo inizio di una vita che nel grembo di Maria cambia la storia…
Fonte: il blog di don Giovanni Berti (“in arte don Gioba”) – FB