Se potessi fare una domanda a Gesù, o almeno all’evangelista Giovanni, chiederei “Che cos è la verità?”. E subito dopo “Che cosa è la libertà?”. E cosa significa che la verità rende liberi?
Il Vangelo di oggi non è di facile comprensione, ma una cosa appare evidente: non si è liberi, ma si diventa liberi. La libertà è un cammino che dura tutta la vita.
I Giudei a cui si rivolge Gesù non gli sono ostili, gli hanno creduto, ma pensano di vivere in una condizione permanente di verità e libertà a causa della loro discendenza da Abramo. Ci tengono a sottolineare che non sono figli di prostituzione (facendo riferimento a Ismaele, che Abramo aveva concepito con la schiava Agar non avendo fede nelle promesse di Dio) e che hanno Dio per padre. Gesù li porta a riflettere sul fatto che la schiavitù non deriva dalle ascendenze biologiche, ma esclusivamente dalla compromissione con il peccato. Perché il peccato nelle sue molteplici forme di sopraffazione, odio, invidia, inganno, idolatria, infedeltà impedisce di camminare, avviluppa l’uomo costringendolo a pensieri, comportamenti e progetti che seguono copioni già scritti. Sembra dare felicità e invece produce disperazione. All’imbroglio del peccato si oppone la verità, che nel linguaggio evangelico non è quella razionale e logica dei greci, e non è nemmeno un insieme di dogmi, ma è la rivelazione della relazione profonda ed eterna fra Dio e l’uomo. Gesù dice di sé “io sono la verità”, ma dice anche “io sono la via”: via quotidiana per scoprire che possiamo sempre di più vivere da figli, a casa nostra nella casa del Padre.
Per riflettere
Siamo sudditi o figli? Questo combattimento, dentro e fuori di noi, si presenta continuamente: mille volte dobbiamo scegliere tra una mentalità da schiavi e una mentalità da figli. (Papa Francesco)
Preghiera finale
O Dio che in Gesù tuo Figlio
ci dai il privilegio di chiamarti Padre
e vuoi che camminiamo in santità e giustizia dinnanzi a te,
confermaci nel tuo amore,
perché viviamo lieti nella comunione della Santa Chiesa.
Amen.
AUTORE: Consiglio Diocesano di Azione Cattolica di Pisa, Beatrice Granaroli
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi