Salomone: un cuore che ascolta – con rav Benedetto Carucci Viterbi
Domenica 8 maggio 2011
Su un Davide ormai in declino inizia il Primo Libro dei Re, che in realtà è una sorta di continuazione dei due Libri di Samuele, e in particolare i primi due capitoli ci portano a vedere un Davide ormai lontano sia dai suoi furori erotici (c’è una giovane fanciulla, Abisag la Sunammita che riscalda le sue membra omai fiacche e fredde); e lontano ormai anche dai suoi doveri: sembra aver dimenticato di aver promesso la successione a Salomone, il figlio avuto dall’amore adultero e omicida con Betsabea. C’è Betsabea a ricordargli questa promessa, rivelando un volto intrigante da dama di corte. Ma questi due Libri dei Re, che inizieremo oggi, e che sono un affresco della successione dei re da Davide fino alla spaccatura e fine della monarchia e all’invasione e deportazione a Babilonia, alla distruzione di Gerusalemme – siamo dal 970 circa a. e. v. al 586 a. e. v. – non sono solo dei libri storici; sono anche, e soprattutto, dei libri profetici; dei libri sulla natura dell’uomo e sul potere; dei Libri sulla Legge. A iniziarci all’ascolto di queste pagine rav Benedetto Carucci Viterbi, che rifletterà con noi sulla precarietà del potere, sulle oscillazioni del cuore umano: Salomone chiede al Signore di avere in dono un “cuore che ascolta”, ma finirà per essere infedele e per macchiarsi di colpe che condurranno il paese alla rovina.
Fonte: Radio Rai 3 – file real media
Mirror per il file mp3 (in caso di mancato funzionamento del podcast RAI)