Perché faceva tali cose di sabato
MARTEDÌ 16 MARZO (Gv 5,1-16)
Sappiamo che Dio ascolta chi è suo amico, suo fedele. È questo l’insegnamento che viene sia da Nicodemo che dal cieco nato guarito da Gesù: “Vi era tra i farisei un uomo di nome Nicodèmo, uno dei capi dei Giudei. Costui andò da Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei venuto da Dio come maestro; nessuno infatti può compiere questi segni che tu compi, se Dio non è con lui»” (Gv 3,1-2). “Allora chiamarono di nuovo l’uomo che era stato cieco e gli dissero: «Da’ gloria a Dio! Noi sappiamo che quest’uomo è un peccatore». Quello rispose: «Se sia un peccatore, non lo so. Una cosa io so: ero cieco e ora ci vedo». Allora gli dissero: «Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?». Rispose loro: «Ve l’ho già detto e non avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?». Lo insultarono e dissero: «Suo discepolo sei tu! Noi siamo discepoli di Mosè! Noi sappiamo che a Mosè ha parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove sia». Rispose loro quell’uomo: «Proprio questo stupisce: che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi. Sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma che, se uno onora Dio e fa la sua volontà, egli lo ascolta. Da che mondo è mondo, non si è mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato. Se costui non venisse da Dio, non avrebbe potuto far nulla». Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e insegni a noi?». E lo cacciarono fuori” (Gv 9,24-34). È sufficiente la più semplice ed elementare delle fedi per sapere che Dio non concede segni così portentosi ad un uomo che disobbedisce ai suoi comandamenti. Inoltre c’è da aggiungere che Gesù di sabato non ha fatto alcun lavoro. Ha detto solo una semplice frase: «Àlzati, prendi la tua barella e cammina». Da che il mondo è mondo, mai si è sentito che parlare in giorno di Sabato è stato vietato dal Signore. Di sabato il popolo non si riuniva nelle sinagoghe per ascoltare la Legge e parlare su di essa? Eppure si dicevano tante parole vane e nessuno accusava un altro di violare il giorno del Signore o di dissacrarlo.
Ricorreva una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. A Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, vi è una piscina, chiamata in ebraico Betzatà, con cinque portici, sotto i quali giaceva un grande numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici. Si trovava lì un uomo che da trentotto anni era malato. Gesù, vedendolo giacere e sapendo che da molto tempo era così, gli disse: «Vuoi guarire?». Gli rispose il malato: «Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l’acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, un altro scende prima di me». Gesù gli disse: «Àlzati, prendi la tua barella e cammina». E all’istante quell’uomo guarì: prese la sua barella e cominciò a camminare. Quel giorno però era un sabato. Dissero dunque i Giudei all’uomo che era stato guarito: «È sabato e non ti è lecito portare la tua barella». Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: “Prendi la tua barella e cammina”». Gli domandarono allora: «Chi è l’uomo che ti ha detto: “Prendi e cammina”?». Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato perché vi era folla in quel luogo. Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco: sei guarito! Non peccare più, perché non ti accada qualcosa di peggio». Quell’uomo se ne andò e riferì ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo. Per questo i Giudei perseguitavano Gesù, perché faceva tali cose di sabato.
L’opposizione a Cristo da parte dei farisei nasce dal fatto che loro avevano abolito la Legge del Signore, i suoi Comandamenti e avevano sostituito la Parola di Dio con la loro parola o la loro tradizione. Il conflitto è di conseguenza tra la vera Parola di Dio e la parola degli uomini. I farisei avevano innalzato sulla terra una religione fatta di precetti esteriori, quasi tutti a servizio della loro gloria e del loro peccato. Gesù invece ha portato sulla terra la religione dell’ascolto della Parola del Padre, la vera Parola del Padre e dell’obbedienza ad essa. Oggi ci troviamo nella stessa condizione in cui si è trovato Gesù. Predicare oggi la vera Parola di Dio genera lo scontro con la parola degli uomini. Si è accusati di turbare le coscienza, di mettere ansia e paura nei cuori. Si preferisce mandare una persona nella perdizione eterna, anziché formarla nella Parola.
Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci annunciatori della vera Parola.
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