Il fariseo si confronta con il pubblicano, il pubblicano si confronta con Dio. Il fariseo quasi si dimentica di star parlando con Dio, si guarda allo specchio, si gonfa del suo ego e usa un pubblico peccatore per sentirsi migliore di lui.
Il pubblicano, senza pudore, guarda Dio negli occhi e capisce l’immensa differenza fra quanto Dio lo ama e quanto lui ami Dio e si sente piccolo. Dio non ci vuole perfetti, ci vuole sinceri e autentici. Attenzione alle tre dita che puntiamo contro noi stessi quando stringiamo la mano per puntare il dito contro qualcuno.
E quella preghiera straordinariamente semplice e profonda “O Dio, abbi pietà di me peccatore”, ruminiamola in questa giornata, ripetiamola come un mantra… è una preghiera che sana il cuore e fa rinascere!
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