Siamo nel mezzo del discorso della Montagna che si estende dai capitoli Quinto ai capitolo Settimo del Vangelo di Matteo e oggi l’accento è posto sulla comunione con Dio che esclude ogni forma di disprezzo, allontanamento di ogni nostro fratello.
Noi possiamo eliminare gli altri all’interno del nostro cuore avendo sempre una parvenza esteriore di comunione con Dio, attraverso le nostre pratiche religiose, attraverso le nostre devozioni o tradizioni…e questa Parola odierna non la ricordiamo quando ci comportiamo in questo modo: apparentemente amiamo Dio ma concretamente detestiamo e uccidiamo nel nostro cuore i nostri fratelli con i nostri giudizi, con le nostre critiche, fino a passare ad azioni concrete attraverso le quali danneggiamo gli altri.
Una pagina molto forte che ci richiama alla nostra coerenza e autenticità di Fede soprattutto per i praticanti, per coloro che hanno impostato la loro vita secondo le norme e le leggi anche della chiesa e di questo se ne fanno un vanto. Bisogna scendee nel profondo del cuore per vedere se questa comunione con Dio mi ha reso libero di fronte a tutti i fratelli amandoli così come sono, per quello che sono, per quello che io ricevo da loro o non ricevo. La comunione con Dio che dico di avere non può essere vera se nutro qualcosa nei riguardi degli altri. E Gesù va anche oltre :se tuo fratello ha qualcosa contro di te… Tu va e riconciliati.
A volte gli altri ci fanno del male gratis, come facciamo noi, cioè senza un perché, solo per il fatto che esistiamo. Anche in questo caso Gesù ci indica la via della riconciliazione perché se ci consideriamo veramente tutti fratelli, non possiamo sopportare l’idea che uno di loro non sia in comunione con noi. La Quaresima è il tempo propizio per ogni forma di riconciliazione. Facciamo questo passo e la comunione con Dio sarà vera e fonte di pace e gioia.
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade