Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 24 Febbraio 2021

Le folle “ si accalcavano “ perché cercavano un “ segno “.

Un segno, cioè una prova.

Dacci la “ prova “ che sei veramente quello che dici di essere.

E’ questo, in estrema sintesi, quello che le “ folle “ chiedevano a Gesu’.

Questa istanza nasconde una profonda cecità.

Non le sarà dato alcun segno “.

Gesu’ “ si è stufato “ della sua “ generazione “, che chiede ancora segni dinanzi all’evidenza del suo operato, definendola “ malvagia “.

Basta, dice il Maestro, la misura è colma, siete la generazione peggiore, incapace di riconoscere il Salvatore.

Generazioni precedenti si sono convertite grazie alla predicazione di Giona, grazie alla sapienza di Salomone e…..voi? Voi che avete “ uno più grande “ di Giona e di Salomone chiedete segni?

Mi viene da dire che il Maestro…..ancora non aveva visto il peggio!!!

Se definisce “ malvagia “ la sua generazione che non riconosce i segni da lui operati, cosa direbbe della nostra che continua a chiedere segni pur avendo avuto, rispetto alla sua, “ il segno dei segni “, la prova della sua RESURREZIONE?

Apriamo gli occhi, Cristo oggi vuole dire a ciascuno di noi: “ svegliati, non hai bisogno di altri segni perché il fatto che io sia venuto, vissuto, morto per la tua redenzione e per la tua salvezza ed, infine, risorto per darti la prova che sei eterno, è il segno più grande che potessi ricevere “.

Di che altro abbiamo bisogno?

Ci ha dato tutto.

Buona giornata e buona riflessione a tutti.


A cura di Fabrizio Morello

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