“Ma verranno giorni in cui digiuneranno”
Gesù non esclude che anche i suoi discepoli devono digiunare, ma il loro digiuno sarà diverso da quello dei discepoli di Giovanni e dei Farisei. Ci sono infatti vari tipi di digiuno. C’è un digiuno volontario che consiste nell’astenersi da alcuni cibi preferiti, o da alcune azioni abituali di nostro gradimento. Rinunciare a qualcosa che piace per un certo tempo è il modo di digiunare più semplice, perchè rappresenta solo una “sospensione” temporanea. C’è poi un altro tipo di digiuno. È quello in cui volontariamente si cerca di astenersi da qualcosa che piace, ma che fa male o è una cattiva abitudine.
Questo digiuno è più difficile da applicare ed ha lo scopo di eliminare radicalmente dalle proprie abitudini ciò per cui si digiuna. C’è poi un terzo tipo di digiuno che è quello dei discepoli di Gesù. È il digiuno “non scelto”, quello imposto dalla vita, dalla quotidianità. Non ti chiede il permesso di rinunciare a qualcosa, la toglie e basta. Tu puoi scegliere se accettare che questo ti accada, e accoglierlo con fede; o se ribellarti, rifiutare un tale avvenimento e vivere con rabbia e risentimento verso qualcuno, o verso la vita, ritenendo che ti abbia tolto ingiustamente ciò che ti spettava di diritto. Questo è il digiuno più difficile, ma certamente quello più fruttuoso, perchè ti tocca nel profondo sia della tua umanità, che della tua fede. Tu che digiuno stai praticando?
In breve
Ci sono vari tipi di digiuno che puoi praticare, ma è solo uno quello che porta più frutto. È quello che sceglie la vita per te, quando ti priva di qualcosa o qualcuno senza chiedere il permesso. Per questo ti tocca nel vivo della tua umanità e della tua fede.
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