Come ogni anno la quaresima inizia dal ricordo della nostra fragilità… dal ricordo del nostro essere polvere… anzi, dal ricordo del nostro essere dover diventare cenere!
Sì, perché anche se il sacerdote dirà la formula “ricordati che polvere sei e polvere diventerai” in realtà lo farà mettendoci in fronte della cenere.
Sono due gesti molto significativi.
La polvere di cui siamo fatti è polvere della terra alitata da Dio. Così leggiamo nel libro della genesi. Siamo quindi polvere impastata da un alito divino… polvere divinizzata… fecondata… capace di fare cose grandi… cose da Dio!
Siamo polvere chiamati a diventare cenere. Perché la cenere, di fatto, non è altro che il frutto di una combustione. La cenere ci ricorda che ciò che è stato ridotto in cenere si è, appunto, consumato!
Ecco il cammino che siamo chiamati a fare nella nostra vita, dalla polvere alla cenere.
Nasciamo polvere per consumarci in cenere… per bruciare, per donarci, per spenderci fino all’ultimo granello.
Quando guardiamo una brace spenta… vediamo tanta cenere e qualche legno o carbone che ancora, purtroppo, non si è consumato.
La cenere, invece, ci ricorda… ci dice… che ha vissuto tutta la sua vita… ci ricorda: tutto è compiuto! Ho fatto tutto… sono diventato cenere!
Signore… ti ringrazio per avermi fatto polvere divina… mi impegnerò a consumarmi tutto, per diventare cenere!
Buon inizio di Quaresima!
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AUTORE: Don Antonio Mancuso PAGINA FACEBOOK
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