Bella questa pagina dove Gesù mette subito in pratica l’insegnamento ricevuto dalla donna sirofenica: allargare la sua missione non solo ai pagani ma a chi chiede Misericordia, chi ha bisogno di Misericordia. Per questo si reca in un altro territorio pagano, attraversa tutta la Galilea e dalla zona di Tiro e Sidone raggiunge la Decapoli al di là del Giordano una zona costituita da 10 città che i romani avevano edificato molti anni prima di Gesù di tradizione greco-romana.
Quindi di natura pagana. Gesù andrà molte volte in questo territorio a liberare a esorcizzare e a guarire. Arrivato in questo gli viene portato un sordomuto… lo avevano già incontrato Gesù e coloro che lo avevano riconosciuto gli portano quest’uomo per essere guarito. Qui il miracolo avviene con un procedimento: Gesù lo porta in disparte, mette la sua saliva nella sua bocca, prega alzando gli occhi al Padre… è diverso dagli altri miracoli fatti anche a distanza con una sola parola, con un solo tocco della sua mano. Pronuncia questa parola straordinaria: Apriti!
Il sordomuto riprende vita! È il prototipo di ogni uomo, ogni donna chiuso nel proprio dolore che non può comunicare con gli altri il proprio dolore, ma anche chiuso nel proprio mondo, nel proprio egoismo nella propria relazione anche con se stessi. Un uomo che non sa raccontare di sé, che non sa non sa parlare dei suoi dolori, delle sue gioie, dei suoi sogni, dei suoi desideri… Un uomo e una donna che non sanno comunicare ciò che sono, la propria identità agli altri. Che non sono nessuno. Quanti sordomuti oggi hanno bisogno di questa parola del Signore! Apriti all’amore di Dio! Apriti alla potenza della sua Parola!
Apriti alla guarigione nell’eucarestia, nel sacramento della riconciliazione… Apriti agli inviti che il Signore ti fa ogni giorno nel tuo cuore o attraverso altre persone! Apriti ad accogliere chiunque è più povero di te nella tua vita! Effata’ è la parola di grazia che oggi il Signore può pronunciare su ciascuno di noi se riconosciamo le nostre chiusure, se riconosciamo tutte le volte che non ascoltiamo la parola di Dio, che non ascoltiamo la nostra coscienza… dove Dio parla. Che non ascoltiamo Il grido dei poveri, di chi ha bisogno di noi… e infine che non ascoltiamo neanche noi stessi. Il Signore fa bene ogni cosa perché lui è il Sommo Bene.
Basta lasciarsi toccare da Lui che ci apre il cuore. E una volta aperto il cuore tutta la nostra vita si apre all’amore e da morti ambulanti diventiamo vivi perché il Vivente ci ha guarito e liberato. Apriti! Oggi alla sua Presenza. Oggi, non domani.
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade