Il Vangelo secondo Marco prosegue nel clima di domenica scorsa: Gesù davanti a chi soffre prova compassione, allunga la mano e tocca. Ogni volta che Gesù si commuove, si avvicina, toccando ama e amando guarisce. Dio non guarisce con un decreto ma con una carezza.
Così siamo chiamati pure noi a prenderci a cuore le persone. Gesù svela quello che abita sempre il cuore di Dio: «Lo voglio: guarisci!». Dio altro non vuole che figli guariti. Questo è Vangelo, è la bella notizia, un Dio che risana la vita che lotta con me contro ogni mio male.
Una volta guarito lo mandò via, con tono severo, ordinandogli di non dire niente. Perché Gesù non compie miracoli per avere successo, neppure per convertire qualcuno. Lui guarisce il lebbroso perché sia restituito alla sua piena umanità e alla gioia degli abbracci.
È la stessa cosa che accade per ogni gesto d’amore: amare «per», farlo per altro scopo, non è vero amore
Commento a cura di don Valerio Bersano – Segretario Nazionale Missio Ragazzi
FONTE: Missio Italia