Questa pagina del vangelo di Marco che tante volte abbiamo ascoltato, ci interpella con 5 personaggi che possono parlare alla nostra vita. Il primo personaggio Erode, questo pseudo re assoldato al potere Romano, persona viscida, molle inconcludente, per niente statista, in balia delle sue passioni, un uomo “piccolo di statura”, un “nano” di fronte al “gigante” che è Giovanni il Battista che lui ha fatto de capitare. Quanto assomiglia ai nostri politici oggi! Poi c’è Erodiade la sua amante, adultera, donna perfida con un cuore chiuso al ravvedimento di se stessa, una donna violenta che guarda solo a se stessa e a tutelare la sua posizione, una donna incurante degli affetti, una donna che non sa amare, schiava della sua cattiveria.
Quante donne ci sono ancora oggi così! Accanto a lei c’è sua figlia Salomé, adolescente fragile, che fa quanto le dice sua madre, immagine di tutte le persone infantili che non sanno prendere decisioni personali ma fanno ciò che gli dicono gli altri senza alcun discernimento, persone che utilizzano la seduzione come strumento per ottenere favori, soldi, potere… ma dentro non hanno anima, sono vuoti strumenti nelle mani degli altri. Quanta gente è così? Tanta. Poi troviamo Giovanni Battista che abbiamo già citato, questo uomo tutto di un pezzo, un uomo di Dio, la voce di Dio che richiamava fortemente il suo popolo alla conversione, nessuno escluso compreso il re Erode, che ha molto bisogno di convertire il suo cuore. Giovanni muore per la verità, vero testimone di Dio.
Uomo “perbene”, onesto dentro, che ha una coscienza limpida. Quanti oggi sono come lui? Pochi. E infine abbiamo la persona di Gesù che qui viene solo nominata, che ha acquistato fama, sta cominciando la sua vita pubblica dopo la morte di Giovanni il Battista e attraverso segni e prodigi annuncia la presenza del regno di Dio che è tutt’altro dallo spirito mondano in cui era immerso il re e la sua Corte. Lontano dal potere dei palazzi questa fama aveva raggiunto anche Erode che era incuriosito e voleva conoscerlo. In pratica in lui riaffiora quel sentimento di empatia che lo legava al Battista per il quale lo ascoltava volentieri. Incuriosito quindi anche da Gesù vuole conoscerlo. Per fargli fare la stessa fine del Battista?
Questi cinque personaggi oggi ci parlano, perché ci assomigliano. Ognuno di essi può trovare una collocazione dentro di noi, nella nostra vita. Il Vangelo ci aiuta a scegliere oggi quale di queste persone sarà decisiva per noi, per il nostro cammino quotidiano. Sarà Erode nella sua bassa statura morale? Sarà Erodiade nella sua durezza di cuore? Sarà Salomé nel suo infantilismo umano e spirituale? Sarà il Battista nel suo rigore morale? Sarà Gesù nel suo testimoniare il regno dell’amore? A ciascuno di noi la risposta. Pagina inquietante oggi, per la sua durezza, violenza e oscenità di una umanità senza Dio. Pagina attualissima.
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade