Anche oggi Gesu’ parla con “ parabole “, utilizza, cioè, concetti semplici, familiari ai suoi interlocutori, per far passare il suo messaggio.
L’argomento è importante.
Si parla, infatti, del “ regno di Dio “.
REGNO
Quando si pensa a questa parola la si associa sempre a qualcosa di grande, di potente, di imperioso.
Il re è il più forte, è chi comanda, è chi ha potere.
Il Regno di Dio è “ seme sul terreno “, addirittura il “ seme più piccolo che ci sia “, un granello di senape.
Che strano Regno.
Si basa sulla piccolezza e non sulla grandezza.
E’ questo il messaggio del Vangelo odierno.
Il Regno del nostro Dio si basa sulla piccolezza di un seme.
Il Re semina, getta semi sul terreno.
Questi semi possono però crescere e germogliare in noi solo se siamo “ piccoli “, “ umili “, pronti a custodirli, a farli nostri e farli fruttificare.
Chi è grande o, meglio, si presume tale, non puo’ accogliere il seme della Parola di Cristo perché pensa di poter vivere senza Dio, pensa, in altre parole, di essere lui Dio.
Che grande errore.
Il Signore ci dice esattamente il contrario.
Vuoi essere grande?
Fatti piccolo, accetta il tuo limite, accetta il tuo essere creatura bisognevole del tuo Creatore, segui le indicazioni di chi ti ama follemente, condensate nella Parola, e, vedrai che, come il granello di senape, da piccolo diventerai un “ gigante “, un uomo vero, un uomo in armonia con la sua natura, un vero testimone di Cristo, talmente credibile che “ gli uccelli del cielo verranno a far nido alla tua ombra “, cioè anche altre persone si orienteranno a Gesu’ vedendoti vivere la tua vita in piena armonia con lui.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello