Un’immagine semplice…
Quasi scontata la sua simbologia…
Una lampada che è fatta per illuminare e che dunque va messa sopra, in alto, sul candelabro…
Si tratta di Gesù, della sua parola, della sua azione in noi, della relazione con il Padre che egli è venuto a rivelare… Un seme che, nonostante difficoltà e resistenze, si fa strada, è fatto per germogliare, porta frutto…
Come la luce ha forza di splendere sempre e comunque, in modo oggettivo, così è della novità di Gesù…
Eppure sembra che non basti…
Non è tutto… E il Maestro ci offre immagini paradossali…
In noi, infatti, c’è il rischio di coprire questa lampada…
Di metterla addirittura dove non potrebbe o non dovrebbe stare… sotto il letto…
Sembra sconsiderato, ma, nella libertà, ci è possibile mortificare questa luce… Vivere come se non ci fosse…
No… Non si tratta di spegnerla… Perchè in fondo, spesso, ci fa pure comodo pensare che sia sempre accesa, ci da pace, ci tranquillizza…
Basta non metterla sopra a tutto… Semplicemente non consentirle di illuminare tutto… da sopra…
“Guardate ciò che ascoltate”… Perchè non è sufficiente ascoltare… Occorre penetrare con sguardo fine ciò che si ascolta…
Di più… Non è sufficiente sapere che c’è luce… Occorre lasciarsi penetrare da essa, illuminare in pienezza, perchè ciò che è segreto possa essere manifestato e ciò che è nascosto possa essere messo in luce…
Se uno ha ricevuto luce, la lasci splendere in pienezza…
Se uno ha orecchi per ascoltare, ascolti!
Fonte: Telegram | Pagina Facebook
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