Fonte: il sito di Robert Cheaib oppure il libretto “Parola e Preghiera“.
Docente di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
I parenti di Gesù dicevano: «È fuori di sé». E in un certo senso avevano ragione! Chi ama veramente è fuori si sé.
È liberato dall’ossessione del proprio io per donarsi all’altro. Cristo, l’amore incarnato del Padre, è l’incarnazione perfetta della natura esodica e folle dell’amore. Se – come insegna Pavel Florenskij – l’amore è fare dell’altro l’epicentro di se stessi, Cristo ha realizzato questo esodo. L’epicentro suo siamo noi.
E, per non rischiare un “noi” generico, ribadiamo: l’amore di Gesù sono io e sei tu. Singolarmente. In maniera unica e irripetibile. Un amore così sembra folle e surreale. E come fu incompreso dai parenti di Gesù, rischia di rimanere incompreso oggi. L’amore viene compreso solo da chi vive l’amore. Si entra nel suo regno solo se si accetta l’esodo dal proprio ripiegamento su di sé.
Allora questo Cristo che «è fuori di sé» ti chiama. Invita anche a te a vivere un esodo come il suo. La chiamata tua è essere fuori di te per lui. Follie d’amore.