Mi invii e mi chiami per nome, Signore – e il nome con cui mi chiami racconta me e te insieme: me, perché è proprio me che hai voluto, fatta esattamente come sono, cresciuta in te e con te; te, perché sono una tua creatura e il mio nome racconta quello che desideri per me.
La tua chiamata mi costituisce; sotto le tue mani, ecco, vedo apparire la mia identità: sei tu che scegli il colore della mia voce, la direzione dei miei passi, la forma dei miei gesti. Mi chiami e in te ritrovo la vita, nuova di desiderio.
Eccomi, allora, figlia tra i figli. Perché non mi chiami sola, Signore; mi chiami con questi fratelli che ho attorno, perché incarnando il tuo amore possiamo testimoniarcelo l’un l’altro nel tepore concreto della quotidianità.
Verena M.
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato