In realtà la scena ha un bel po’ di violenza al suo interno…
Gesù “fugge” da coloro che complottano già su come farlo morire, e si allontana verso il Mare di Galilea…
Dalla sacralità violata della sinagoga, al mare vissuto dalla gente…
Ed è proprio tanta la gente che va verso di lui, non soltanto proveniente dalla “religiosa” Giudea, ma anche dai territori pagani…
Con una calca che immaginiamo: “quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo”…
Il successo del guaritore e i tanti bisogni della folla creano questo pericoloso connubio, dal quale Gesù cerca di prendere una “distanza di sicurezza” attraverso una barca che si scosti da riva…
Ma… che ne sarà, pagine avanti, di queste folle?
E nel momento in cui il Figlio dell’uomo annuncerà che dovrà essere tradito e ucciso?
Che ne sarà dei guariti sulle rive del lago?
Che ne sarà degli ossessi liberati?
Che ne sarà di questa umanità che va a lui per il bisogno?
Gesù non costringerà nessuno di essi a seguirlo… Non c’è una sola pagina di Vangelo in cui la sequela non sia liberamente scelta, anche nella gratitudine, ma mai solamente a partire dal bisogno… E di bisogni e bisognosi Gesù ne ha incontrati tanti…
Gesù non vuole creare sottomessi, debitori di una riconoscenza a vita… Ecco perchè soltanto di fronte allo scandalo della croce si vedrà chi vuole realmente seguirlo, riconoscendo in lui il Figlio che offre la vita per amore, al di là della facili professioni di fede di chi si ritrova guarito da un male, o degli spiriti immondi che tremano per la paura della sua presenza… Al di là di ogni conclusione affrettata…
Questa pagina che sembra semplice ed innocente è violentemente aperta anche su di me…
Sul modo in cui cerco Gesù…
Sulle motivazioni che mi spingono a bussare al suo cuore…
E sulla mia professione di fede in lui, Crocifisso e Risorto per amore…
Sul modo in cui mi sento o non mi sento amato di un amore così folle…
Solo per amore lui è per me…
Solo per amore io per lui…
Fonte: Telegram | Pagina Facebook
Leggi altri commenti al Vangelo del giorno