Perché non digiunate? Ancora pongono domande gli avvocati di Dio, i gelosi custodi della tradizione, gli scrupolosi devoti. Un solo giorno all’anno era previsto il digiuno, nella Tora, ma i farisei digiunavano due volte a settimana.
Si sentono più devoti di Dio, concepiscono la fede come la dimostrazione di un atto di volontà, come l’esplicitazione di una ferrea disciplina. Gesù, invece, li invita a cambiare prospettiva, a farsi un abito nuovo, a lasciar frizzare il vino della festa e dell’innamoramento. La disciplina si usa quando serve, quando si devono affrontare fatiche improbe, non certo quando ci si rilassa e si fa festa.
Non possiamo digiunare quando lo sposo è in mezzo a noi, non possiamo mortificarci quando Gesù ci chiede di vivificarci! Stiamo attenti a non commettere lo stesso errore dei farisei, vestendo la nostra fede di pezze e di stracci!
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