Continuiamo con il vangelo di Marco. Ancora oggi una guarigione strepitosa! Quanto è bello importante è che gli amici pregano per noi quando stiamo male!!! La preghiera unanime degli amici tocca sempre il cuore di Dio. È un primo punto di riflessione che ci offre questa pagina: l’importanza della preghiera di intercessione. Ma ben più importante ancora di questo è lo sguardo di Gesù, che va oltre quello degli amici del paralitico.
Costoro erano addolorati perché il loro amico paralitico non poteva vivere se non su una barella, ma non sapevano della sua paralisi interiore, della sua anima, del suo cuore. Gesù lo sa, proprio perché lui guarda più lontano di noi e a lui interessa prima di tutto guarirci dalla nostre paralisi interiori, dalle nostre ferite, dalle nostre durezze di cuore… per poi guarire anche il corpo. Gesù provoca la seconda guarigione per affermare la sua identità: Egli è il figlio di Dio! E la sua provocazione trova la reazione dei farisei che mormorano proprio su questa identità. Si sdegnano di quello che sta dicendo Gesù.
Allora Gesù compie il secondo miracolo, quello della guarigione fisica del paralitico. Questo per dire che a Gesù sta a cuore la nostra guarigione integrale, corpo e anima non si possono separare, ma il Signore parte sempre dall’ anima per guarire anche il CORPO, parte dalle nostre durezze di CUORE, dei nostri peccati, mancanze d’amore, ferite, parte dal nostro buio interiore… per darci la luce. Questa luce poi si riverbera anche sul corpo e trasforma ogni malattia.
C’è un legame inscindibile tra malattia fisica e malattia spirituale, malattia psicologica, ferite, stress, delusioni, fatiche… Gesù sa tutto questo e viene a guarirci iniziando da queste zone interiori dove nessuno arriva e che forse nessuno conosce ma sono soltanto nostre. Oggi lasciamoci guarire ancora una volta da Gesù nel profondo del nostro cuore, delle nostre ferite, del nostro dolore, delle nostre frustrazioni, delle nostre mancanze di speranza, delle nostre chiusure psicologiche, affettive, relazionali, e chiediamo al Signore di darci il dono del l’intercessione, di essere simile a questi amici del paralitico che gli portano il loro amico davanti per guarirlo.
Portiamo oggi davanti a Gesù un nostro amico che soffre: chiediamo al Signore di guarire prima il suo cuore, la sua anima, e quindi anche il suo corpo. Il dono dell’intercessione ci rende salvatori dell’umanità insieme al Salvatore che è il Figlio di Dio. Che questa pagina oggi non solo ci guarisca totalmente ma ci faccia dono dell’intercessione per il mondo intero. È la gioia e la forma di amore più grande!
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade