Cari fratelli e sorelle,
nelle Udienze generali di questi ultimi due anni ci hanno accompagnato le figure di tanti Santi e Sante: abbiamo imparato a conoscerli piรน da vicino e a capire che tutta la storia della Chiesa รจ segnata da questi uomini e donne che con la loro fede, con la loro caritร , con la loro vita sono stati dei fari per tante generazioni, e lo sono anche per noi. I Santi manifestano in diversi modi la presenza potente e trasformante del Risorto; hanno lasciato che Cristo afferrasse cosรฌ pienamente la loro vita da poter affermare con san Paolo โnon vivo piรน io, ma Cristo vive in meโ (Gal 2,20). Seguire il loro esempio, ricorrere alla loro intercessione, entrare in comunione con loro, โci unisce a Cristo, dal quale, come dalla Fonte e dal Capo, promana tutta la grazia e tutta la vita dello stesso Popolo di Dioโ (CONC. EC. VAT. II, Cost. dogm. Lumen gentium 50). Al termine di questo ciclo di catechesi, vorrei allora offrire qualche pensiero su cosa รจ la santitร .
Cosa vuol dire essere santi? Chi รจ chiamato ad essere santo? Spesso si รจ portati ancora a pensare che la santitร sia una meta riservata a pochi eletti. San Paolo, invece, parla del grande disegno di Dio e afferma: โIn lui โ Cristo โ (Dio) ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella caritร โ. E parla di noi tutti. (Ef 1,4). Al centro del disegno divino cโรจ Cristo, nel quale Dio mostra il suo Volto: il Mistero nascosto nei secoli si รจ rivelato in pienezza nel Verbo fatto carne. โEโ piaciuto infatti a Dio che abiti in Lui tutta la pienezzaโ (Col 1,19), afferma ancora lโApostolo. In Cristo il Dio vivente si รจ fatto vicino, visibile, ascoltabile, toccabile affinchรฉ ognuno possa attingere dalla sua pienezza di grazia e di veritร (cfr Gv 1,14-16). Perciรฒ, tutta lโesistenza cristiana conosce unโunica suprema legge, quella che san Paolo esprime in una formula che ricorre in tutti i suoi scritti: in Cristo Gesรน. La santitร , la pienezza della vita cristiana non consiste nel compiere imprese straordinarie, ma nellโunirsi a Cristo, nel vivere i suoi misteri, nel fare nostri i suoi atteggiamenti, i suoi pensieri, i suoi comportamenti. La misura della santitร รจ data dalla statura che Cristo raggiunge in noi, da quanto, con la forza dello Spirito Santo, modelliamo tutta la nostra vita sulla sua. Eโ lโessere conformi a Gesรน, come afferma san Paolo: โQuelli che egli da sempre ha conosciuto, li ha predestinati a essere conformi allโimmagine del Figlio suoโ (Rm 8,29). E santโAgostino esclama: โViva sarร la mia vita tutta piena di Teโ (Confessioni, 10,28). Il Concilio Vaticano II, nella Costituzione sulla Chiesa, parla con chiarezza della chiamata universale alla santitร , affermando che nessuno ne รจ escluso: โNei vari generi di vita e nelle varie professioni unโunica santitร รจ praticata da tutti coloro che sono mossi dallo Spirito di Dio e โฆ seguono Cristo povero, umile e carico della croce, per meritare di essere partecipi della sua gloriaโ (n. 41).
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Fonte: Radio Vaticana via FeedRss
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