Entriamo nel tempo ordinario che la liturgia ci propone. Il vangelo di Marco ci accompagnerà sino alla Quaresima e ci viene offerto oggi il brano della chiamata che Gesù fa ai primi quattro discepoli.
È un inizio nuovo e ci sta bene questo brano proprio all’inizio di questo anno. Una chiamata a vivere diversamente: i pescatori che Gesù chiama erano abituati all’orizzonte del loro lago. Gesù li chiama a orizzonti sconfinati: vi farò pescatori di uomini! L’invito del Vangelo di oggi la chiamata che Gesù ci fa ad allargare gli orizzonti del nostro sguardo, dei nostri progetti, della nostra vita, ad uscire da nostri recinti, steccati, dalle nostre chiusure… a entrare più pienamente nella nostra vocazione per allargarla e vedere dove essa ci porta.
La vocazione cristiana stessa è un cammino. Accogliamo Il cammino che il Signore ci propone osservando tutti gli appelli, le chiamate che Dio può fare in noi e al di fuori di noi, attraverso persone avvenimenti, situazioni… ogni chiamata di Dio porta in sé una grande benedizione. Allora saremo Beati se riusciremo a scorgere le sue chiamate, a rispondere sempre di sì a non trincerarci nelle nostre paure, nelle nostre difficoltà presenti, ma a immaginare già quello che il Signore saremo dopo che avremmo risposto il nostro sì.
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade