Fonte: il sito di Robert Cheaib oppure il libretto “Parola e Preghiera“.
Docente di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
«Qual è la mia vocazione, Signore?». Quanti di noi si sono posti questa domanda nel fiore della giovinezza, in quell’epoca in cui le domande sono il sale della risposta esistenziale?
Quanti di noi hanno posto questa domanda non come domanda retorica, ma come un interrogarsi – anzi, un mettersi in discussione – con il sincero desiderio di sapere cosa voglia il Signore? E quante volte non abbiamo sentito una risposta perché ci eravamo arrovellati il cervello per comprendere teoricamente la cosa più concreta che ci sia: il sogno di Dio per noi?
Gesù salva i due discepoli da questo circolo vizioso: «Venite e vedete» dice loro. Parole semplici. Parole disarmanti. Sono le stesse parole che rivolge oggi anche a noi. Gesù mi dice e ti dice: «Entra nella realtà. Vivila a pieno. Seguimi laddove vedi chiaro ora, lì mi troverai e solo allora ci vedrai chiaro per fare il passo successivo. Vieni e vedi». La vocazione non è una scelta una tantum, ma una scelta ogni giorno, in ogni momento, di seguire Gesù.