Robert Cheaib – Commento al Vangelo del 14 Gennaio 2021

Fonte: il sito di Robert Cheaib oppure il libretto “Parola e Preghiera“.

Docente di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.


«Guarda di non dire niente a nessuno». C’è una certa solitudine nella fede.

Una solitudine non da evitare, ma da coltivare. Non bisogna evitarla perché essa non è l’isolamento malsano. E nemmeno l’in tim ismo che nega la relazione. Quest a solitudine è il ritiro degli amanti e la custodia del profumo dell’Amato. Non viverla, è privarsi dell’approfondimento dell’intimità. Non viverla, è accontentarsi di un rapporto di condivisione superficiale e di conoscenza generica.

La solitudine silente è la via della comunione con la Parola. In questo Vangelo, Gesù invita ad adempiere il precetto di Mosè prescritto per i lebbrosi guariti, ma invita soprattutto a vivere il precetto degli amanti: quello di custodire il dono dell’amore dal chiacchiericcio. Verrà il tempo di «annunciare sui tetti».

Ma prima bisogna entrare nella stanza del Re dove ordina in noi l’amore. Solo dopo aver serbato la Parola, le nostre parole smettono di essere chiacchiericcio e diventano eco e sostanza, come se Dio parlasse per le nostre bocche.

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