don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 7 Gennaio 2021

Commento a cura di don Pasquale Giordano
FonteMater Ecclesiae Bernalda
La parrocchia Mater Ecclesiae è stata fondata il 2 luglio 1968 dall’Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirà ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di età… [Continua sul sito]

Dio si è fatto vicino, aprigli il cuore

Feria propria del 7 Gennaio

Questa pagina del vangelo di Matteo presenta l’inizio della missione pubblica di Gesù a partire dalla Galilea, considerata terra di confine, più esposta alle contaminazioni con gli stranieri abitanti nelle nazioni vicine. Il momento iniziale della sua missione è il più difficile perché il Battista è stato arrestato e la sua voce critica è stata zittita.

È il momento nel quale l’arroganza dei potenti sembra avere il sopravvento e il popolo è disorientato. L’evangelista Matteo legge la situazione d’Israele e la missione di Gesù alla luce della profezia di Isaia che annuncia l’intervento di Dio per guidare il popolo nel cammino verso la libertà. I destinatari della missione sono quelli che non sono considerati da nessuno perché ai margini della società, tuttavia a tutti, compreso i poveri, è chiesta la scelta di convertirsi, cioè di fare spazio a Dio che viene a salvare.

Dio viene a noi donandoci la luce della sua Parola, ma a noi è richiesto di metterci in cammino verso di lui, di cercarlo a partire da qualsiasi condizione sociale, fisica, religiosa. Dio si fa prossimo a ciascuno con la sua Parola, Gesù, ma perché tutti siano guariti è necessario andare verso di lui per incontrarlo. Se il buio della tristezza e della rabbia o della paura ci paralizza, ci blocca, ci sconvolge, ci mette in crisi, volgiamo lo sguardo verso la luce della parola di Dio, non ci crogioliamo nelle lacrime o nelle mormorazioni, ma cerchiamo compagni che ci aiutino ad arrivare a Gesù e Lui, il cui nome significa Dio salva, ci guarirà. 

La Parola cambia la vita

Gesù inizia la sua predicazione dai confini della storia. Dio è sempre così, esorta ad andare verso le inquiete frontiere della storia, ad annunciare il Regno là dove nessuno lo aspetta né lo desidera. Così deve diventare la comunità cristiana, deve uscire dalle chiese per annunciare Dio al popolo, per condividere con esso il cammino. Interroghiamoci: siamo comunità chiusa nel recinto sacro o Chiesa in uscita, come afferma papa Francesco, impegnata ad annunciare Cristo nel vissuto di ognuno e della società tutta?

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