PAROLA FATTA VITA
Il prologo di Giovanni, un inno teologico che ci presenta il mistero dell’Incarnazione, è il brano evangelico fisso della II domenica dopo Natale.
«In principio era il Verbo». Il termine in principio, accostato alla nascita di Gesù, non è casuale, richiama la creazione, quando Dio con la Parola crea, realizza dal nulla tutto ciò che esiste, una Parola che diventa fatto e, infine, carne. Non indica solo il tempo e lo spazio di inizio della storia, ma anche il principio fondante della nostra vita: il Figlio unigenito del Padre, presentato come la Parola, la Vita e la Luce vera. La luce richiama ancora la creazione e simboleggia la vita fisica e spirituale: come sul piano fisico la luce del sole dà calore e vita, così sul piano spirituale la Luce divina vince il buio della morte.
Dio non costringe nessuno ad accettarlo: chi accoglie con fede il Figlio di Dio diventa figlio di Dio, aderendo non a una dottrina o etica, ma alla persona di Gesù, generato da Dio Padre.
Il Figlio di Dio ha scelto di salvarci, condividendo la nostra natura umana, e ci invita a incarnare la fede nel quotidiano, passando dalle parole alle azioni, dalla preghiera a gesti di vita.
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Approfondiamo una parola del Vangelo
VERBO
È il titolo cristologico usato dell’evangelista Giovanni. Questa parola latina traduce il greco Logos e vuol dire Parola.
PREGHIAMO
Signore,
tu principio e fondamento del tempo e della storia, sei entrato nella
nostra vita, facendoti uomo come noi.
Signore Gesù,
aiutaci ad accoglierti con fede, per gustare
il dono di diventare
in te figli di Dio,
e saper tradurre
la nostra fede in azioni
e gesti di vita.
Fonte del materiale:
Catechisti Parrocchiali
Rivista di GENNAIO 2021 a SOLO 2€