Abbiamo ascoltato questo Vangelo nelle settimane di Avvento che ci preparavano alla venuta di Gesù. Oggi la liturgia ce lo ripropone, secondo giorno del nuovo anno, quasi a dire che una volta che Gesù l’abbiamo accolto, dobbiamo imparare a conoscerlo.
È il rimprovero che Giovanni fa ai farisei che gli chiedono della sua identità, (vogliono sapere chi è Giovanni… lo stanno cambiando per il Cristo) e questo attesta che loro non conoscono assolutamente Gesù che è già in mezzo a loro. Allora all’inizio del nuovo anno è bene, è buono prendere questo proposito: un anno per conoscere meglio il Signore Gesù, per entrare più profondamente nel mistero di Dio, per lasciarci accompagnare da questa presenza misteriosa che avvolge la nostra vita, il nostro tempo, ne siamo consapevoli o meno.
E l’ascolto della Parola ci consente di conoscere Gesù, di “fare esperienza” di Lui… e di diventare a nostra volta voce di questa Parola. La Parola non può essere trasmessa senza lo strumento della voce. Allora conoscere Gesù ci aiuta a tirar fuori la nostra voce per poterlo annunciare.
Questo sia il proposito del nuovo anno, il nuovo kairos Che Dio ci dona. Conoscerlo meglio per essere sua Voce.
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade