Non è colpa degli altri: sei tu a rinchiuderti nella tristezza!
Ormai anziana, 84enne, Anna aveva vissuto con il marito soltanto 7 anni. Poi era rimasta vedova. Doveva avere più o meno 20-22 anni. Nemmeno il tempo di godersi la compagnia del proprio sposo.
Immaginate che cosa deve aver significato per lei. 60 anni di vedovanza. C’è chi vive queste circostanze chiudendosi nella tristezza o nell’apatia. C’è invece chi ne fa motivo di grande virtù. Anna non si era messa a maledire Dio per la morte del marito. Anzi: questo l’aveva ancora più avvicinata alla fede, tanto che non si allontanava mai dal tempio.
Pregava, digiunava, faceva molti servizi. Una scuola di vita che la rese capace di scovare la presenza di Dio in ogni punto della realtà, tanto che appena vede Gesù bambino, subito lo riconosce.
AUTORE: don Marco ScandelliSITO WEB CANALE YOUTUBE