Guardiamoci attorno, e guardiamoci dentro. Che cosa vediamo? Che cosa ascoltiamo? Quale aria si respira attorno a noi e dentro di noi?
Da tutte le parti il coro sembra andare all’unisono, e le voci si ripetono: «Questo Natale è diverso!», «Ci stanno rubando il Natale», «Non ci permettono di vivere il Natale»…
Dobbiamo ammetterlo: luci, atmosfere, musiche… tutto sembra compromesso. Tutto! Vero…
È tutto decisamente compromesso… Tutto a eccezione di Colui che è la causa stessa del Natale. Lui c’è, anche ora, come sempre e più di sempre. Lui continua a nascere nella mangiatoia, lui continua a brillare in ogni notte della storia, lui continua a nascere mentre tutti sono impegnati in altro. Lui nasce sempre, e nessun decreto glielo ha mai impedito, che a firmare sia un presidente o un imperatore.
Lui continua a firmare una validissima autocertificazione: deve salvare, deve amare, deve guarire, deve spalancare le porte del cielo per chi non gli ha mai aperto neppure le finestre del cuore.
Per questo oggi, anche e soprattutto oggi, tra lacrime, morte, impotenza e, per alcuni, disperazione, hanno ancora senso le parole dell’angelo ai pastori: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia».
Questo è il segno: un bambino.
In modo fragile e delicato Dio entra nella storia del mondo e nella nostra stessa storia. In ciò che è piccolo, discreto, silenzioso, imprevisto, inatteso, irrazionale, Dio ci raggiunge, e la gioia diventa davvero possibile, anche oggi, anche ora.
Per questo possiamo sperare! Buon Natale a tutti noi!
UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO
Oggi, per voi una grande gioia
Oggi non c’è spazio per il timore.
Oggi non c’è spazio per la paura.
Una gioia riempie il mondo,
una certezza asciuga ogni lacrima:
Dio per noi ha lasciato i cieli.
Dio per ognuno di noi ha scelto
umanità e fragilità.
Dio ha fatto suo il tempo
e lo spazio, la vita e la morte.
Dio sì è fatto carne, sangue,
storie, perché tutti noi
potessimo essere, in lui, amore.
Oggi, Signore, rendici capaci
di gioia e gratitudine,
perché tu sei nato per noi,
Salvatore del mondo.
FONTE – Sr. Mariangela, sul sito cantalavita.comCANALE YOUTUBEPAGINA FACEBOOK