Anche oggi tanti verbi di gioia, tante espressioni liete per le meraviglie che il Signore opera.
Il testo dice che i “ vicini ed i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia e si rallegravano con lei “.
Si rallegravano, erano felici perché Dio aveva manifestato la sua misericordia, donando ad Elisabetta, che tutti credevano sterile, un figlio.
E’ questo un grande insegnamento per noi tutti: nulla è impossibile a Dio.
E’ un elemento fondante della nostra fede, è l’esercizio della virtu’ della Speranza che ci porta a fare questa presa d’atto, che è liberante.
A volte si perde ogni speranza, si pensa che il proprio errore, la propria miseria, le proprie sterilità siano cosi’ forti da non meritarsi più l’amore di Dio.
Non è cosi’, il Dio in cui crediamo è il Dio della misericordia, il Padre buono sempre pronto a cancellare la tua miseria con la sua misericordia……sempre che tu lo voglia veramente ed intraprenda un cammino di conversione!!!
Liberati cosi’ da questo peso, laddove iniziamo a sperimentare la misericordia, “ resteremo meravigliati “, le “ nostre lingue “, spesso attaccate al palato quando si tratta di annunciare la buona novella, si scioglieranno e dalla nostra bocca usciranno solo parole di benedizione.
“ Che sarà mai questo bambino? “
Questo “ bambino “ siamo noi quando, intraprendendo il percorso di conversione, decidiamo, definitivamente, di affidarci a Dio.
Allora saremo di nuovo bambini, liberi dalle sovrastrutture del peccato e pronti ad annunziare la Parola, certi che, nel far cio’, la mano del Signore sarà su di noi.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello